Scritte no vax all’Università, ai denunciati trovate maschere, spray e un’arma

Polizia. Per l’imbrattamento del 13 dicembre denunciata una donna di 26 anni residente in provincia di Bergamo e due uomini di 68 e 49 anni, residenti rispettivamente nelle province di Brescia e Como.

Nell’ambito della mirata attività di indagine posta in essere a seguito del imbrattamento della sede universitaria di via dei Caniana avvenuto nella notte dello scorso 13 dicembre, nella prima mattina del 18 gennaio gli investigatori della Digos della Questura di Bergamo, coadiuvati dalle Digos di Como e Brescia e da personale della Divisione Amministrativa della Polizia di Stato, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo nei confronti di tre persone, ritenute tra i presunti responsabili dell’azione delittuosa.

I destinatari del provvedimento sono una donna di 26 anni residente in provincia di Bergamo e due uomini di 68 e 49 anni, residenti rispettivamente nelle province di Brescia e Como.

L’attività di perquisizione ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro numeroso materiale riconducibile al sodalizio, molto attivo sul social network telegram, denominato «Guerrieri ViVi», il cui simbolo è rappresentato da una W cerchiata di rosso.

In particolare, oltre a numerosi adesivi, manifesti, volantini e manoscritti trovati in possesso degli indagati, gli investigatori hanno rinvenuto bombolette spray di colore rosso e capi di abbigliamento ed accessori macchiati di vernice rossa.

Sono state inoltre rinvenute una parrucca e alcune maschere per travisarsi riportanti la nota effigie del cospiratore «Guy Fawkes», nota per il film «V per Vendetta», riprese dalle telecamere di videosorveglianza dell’università durante la fase esecutiva dell’azione. Nell’auto del 49enne sono state inoltre rinvenute degli appunti raffiguranti la facciata dell’Università di Bergamo corredate dai bozzetti delle scritte da realizzare.

A casa del 68enne infine gli investigatori hanno rinvenuto alcune armi da fuoco, una delle quali illegalmente detenuta, fatto per il quale l’uomo è stato denunciato a piede libero alla competente autorità giudiziaria per la violazione delle specifiche norme in materia.

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