Scuola, oggi l’ultima campanella: «Anno in salita, orgogliosi di averlo svolto in presenza»

Il bilancio Le lezioni terminano per 161mila studenti bergamaschi. Cubelli: «Buona organizzazione», la maturità al via senza intoppi.

Partiamo dai numeri. Oggi suona l’ultima campanella per 161.812 studenti bergamaschi. Di questi 133.082 sono allievi di scuole statali, mentre 28.730 frequentano istituti paritari. «Si chiude un anno scolastico che è stato integralmente in presenza, e lo dico con una punta di orgoglio ma anche di polemica – dice Vincenzo Cubelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo –, dopo tutto quello che si è detto in tempo di pandemia. L’unico momento di difficoltà organizzativa è stato al rientro dalle vacanze di Natale, quando il numero di classi in didattica a distanza è stato in certi casi rilevante».

Un anno sui banchi

Cubelli ne è convinto, il dato più importante dell’anno ha riguardato la scuola in presenza. In secondo luogo «va ricordato che siamo andati vicino al “tutti in cattedra” sin dal primo giorno di lezioni. E questo grazie ad una notevole immissione di docenti dalla graduatoria provinciale per la nomina dei supplenti», sottolinea il Provveditore. Si chiude un anno «ben organizzato», nel quale la pandemia ha avuto il merito di «farci capire la centralità della scuola». Non stupisce che nella sua visita all’Istituto Natta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi abbia parlato di «eccellenza orobica». «Merito di un incrocio di situazioni favorevoli, che riguarda in particolare gli istituti tecnici e professionali – spiega Cubelli –. Nella Bergamasca coesistono buona scuola e tessuto produttivo in grado di assorbire i diplomati, c’è una forte sinergia tra aspetti formativi e richieste del mondo del lavoro, e la dialettica tra impresa e mondo dell’istruzione è operosa». Ciliegina sulla torta: la collaborazione allargata all’Università di Bergamo. «Contiamo di stringere ulteriormente i rapporti con l’ateneo, così da rafforzare il modello orobico che è già di grande rilievo sul territorio nazionale», spiega il dirigente dell’Ust di Bergamo.

I primi a partire saranno gli esami di terza. Uno studente italiano su cinque li inizierà già questa settimana, appena terminate le lezioni. Le date sono fissate in autonomia dai singoli istituti, tenendo conto che gli esami devono finire entro il 30 giugno e non inizieranno prima del 9 giugno. Per quasi tutti l’attesa sarà breve

La stagione degli esami

Anche grazie alla disponibilità dimostrata da dirigenti scolastici e docenti, oltre al lavoro serrato degli uffici di via Pradello, la stagione degli esami parte senza intoppi. Le commissioni sono tutte coperte, sia per gli esami di terza media che per la maturità.

I primi a partire saranno gli esami di terza. Uno studente italiano su cinque li inizierà già questa settimana, appena terminate le lezioni. Le date sono fissate in autonomia dai singoli istituti, tenendo conto che gli esami devono finire entro il 30 giugno e non inizieranno prima del 9 giugno. Per quasi tutti l’attesa sarà breve. Stando a un sondaggio condotto su un campione di mille studenti, il 62% degli interpellati affronterà l’esame nel corso della prossima settimana, dal 13 giugno in avanti. Solo una minoranza svolgerà le prove quasi parallelamente alla Maturità, ovvero dal 20 giugno in poi. I ragazzi dicono di temere la prova di matematica e il colloquio orale, ma si dichiarano generalmente ottimisti sull’esito degli esami.

Maturità, 9.335 candidati

In Lombardia i candidati alla maturità quest’anno sono 76.687. I bergamaschi 9.335 (9.006 gli interni, 329 gli esterni). Sono 218 le commissioni istituite tra città e provincia, tutte coperte. Commissari e presidenti hanno risposto all’appello con largo anticipo.
Il 20 giugno, giorno in cui si riuniranno le commissioni, si valuteranno eventuali defezioni. Due giorni dopo esami al via con la prima prova, lo scritto d’italiano, uguale per tutti i maturandi indipendentemente dall’indirizzo di studio; i candidati dovranno scegliere una traccia tra quelle messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. Il 23 giugno il secondo scritto, multidisciplinare e diverso per ogni indirizzo di studio. Terza e ultima prova sarà l’orale che partirà dalla discussione multidisciplinare su spunto della commissione. Le mascherine andranno indossate. «Un atto di rispetto reciproco – ha ribadito il ministro Bianchi–, la mascherina si toglierà quando riterremo che il nostro vicino sia sicuro».

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