Scuole, i primi dati sulle iscrizioni: tecnici e professionali i preferiti, ma i licei crescono

La scelta del 52% dei ragazzi dopo le medie: i primi dati delle iscrizioni danno Bergamo in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Scientifico e Scienze umane sono i più gettonati

Si sono chiuse ieri sera le iscrizioni online all’anno scolastico 2022/2023. I primi dati diffusi dal ministero dell’Istruzione indicano un interesse in crescita per gli istituti tecnici e professionali, scelti in Italia rispettivamente dal 30,7% e dal 12,7% dei ragazzi e delle ragazze reduci dalle medie. I licei, con i loro diversi indirizzi, restano in testa nelle preferenze di studentesse e studenti ma con una lieve flessione. Un anno fa il 57,8% degli studenti preferiva un indirizzo liceale, quest’anno sono il 56,6%. Gli istituti tecnici salgono invece al 30,7% dal 30,3% di un anno fa. La Regione che sceglie maggiormente i licei resta il Lazio (69,6%). Conferme anche per il Veneto, che accorda il più alto numero di preferenze ai tecnici, il 38,3%, e per l’Emilia-Romagna, prima nella scelta dei professionali, con il 15,9%. In Lombardia il 60,1% dei neoiscritti opta per i licei, (contro una media nazionale del 56,6%), il 27,7% per i tecnici (media nazionale 30,7%), il 12,2% per i professionali (media 12,7%).

Nella Bergamasca i primi dati, non ancora definitivi, confermano tendenze in atto da tempo, con qualche novità. Al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado si sono iscritti 9.200 studenti e studentesse. L’ago della bilancia pende ancora una volta a favore (per quattro punti percentuali) degli istituti tecnici e professionali, scelti dal 52% dei giovani bergamaschi. Tra questi prevale chi ha optato per i tecnici (37,2%) rispetto ai professionali (14,7%). Una percentuale tradizionalmente più alta della media nazionale e anche di quella regionale. E che rispecchia un trend da tempo consolidato in provincia di Bergamo. Nel 2021-2022 gli iscritti al primo anno degli Istituti tecnici e professionali furono il 53% contro il 46,5% dei licei. Quest’anno la percentuale di matricole liceali sale al 48%. Una crescita lenta ma costante quella registrata negli ultimi anni dagli iscritti ai licei in terra orobica: il 45,2% nel 2020, il 46,5% nel 2021, il 48% nel 2022. Il più gettonato resta lo scientifico (con oltre il 21% delle preferenze e 1.951 iscritti), seguito da scienze umane (12%, 1.133 iscritti). Distanziati linguistico (con 622 iscritti), artistico (461) e classico (239). In generale sembrano calare le iscrizioni negli istituti cittadini mentre crescono a macchia di leopardo quelle in provincia.

Da una prima analisi degli indirizzi scelti emerge la tendenza in chi si iscrive a un liceo a privilegiare i curricula che bilanciano la cultura umanistica con quella scientifica. «Si spiega così – fa notare il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo Vincenzo Cubelli – la crescita degli iscritti allo Scientifico scienze applicate e il prevalere dell’opzione economico-sociale a scienze umane». La pandemia può aver inciso sulla scelta delle scuole superiori? «Non direi – risponde il provveditore – i dati riflettono tendenze già in atto. Il Covid non sembra aver modificato i capisaldi dell’idea di educazione, durante la pandemia è stato confermato un trend già in corso da tempo. Porrei piuttosto l’accento sul calo demografico e di conseguenza degli iscritti. Stando agli ultimi dati disponibili in prima media si sono iscritti poco più di 9.300 studenti bergamaschi contro gli oltre 10.300 dello scorso anno. Nonostante ciò il Miur ha mantenuto lo stesso organico di docenti».

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