
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 19 Agosto 2025
Studenti e lavoratori a caccia di una stanza ma sono poche e care
IL MERCATO IMMOBILIARE. La richiesta in città è cresciuta del 20%. L’offerta scesa del 55%: prezzo medio di 466 euro al mese.
Da una parte c’è l’aumento dell’offerta, dall’altro una domanda più distribuita sul territorio. Dopo anni di forte crescita, la richiesta di stanze singole sta iniziando a rallentare in diverse città italiane. Succede a Milano, Napoli, Bologna, Torino e Firenze. Ma non a Bergamo, dove è sempre più sentita la «fame» di camere. Agosto sta accendendo il mercato degli affitti. L’anno accademico è alla porte e soprattutto tra gli universitari fuori sede è partita la caccia agli alloggi, in vista dell’autunno, quando si entrerà nel vivo di corsi e lezione.
La tendenza in città
Nel capoluogo orobico la domanda di stanze è aumentata del 20% rispetto a un anno fa, a testimonianza di una crescente attrattività. Mentre l’offerta ha fatto segnare un -55%, rendendo sempre più difficile la ricerca di una camera in affitto. Proprio per questo in molti stanno cercando di giocare d’anticipo, muovendosi con ampio margine, alla ricerca dell’offerta vincente. Un’impresa non da poco, visto che nel frattempo i prezzi sono saliti, tanto che Bergamo è l’11ª città più cara d’Italia in cui affittare una stanza: in città, per una singola, si spendono in media 466 euro al mese, come certificato dall’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence, che, con l’avvicinarsi del nuovo anno accademico, ha esaminato l’andamento di domanda, offerta e prezzi del mercato nazionale delle stanze. «Bergamo è una città più periferica rispetto a Milano e dunque ancora appetibile, come testimoniato dal +20% nella domanda, nonostante i prezzi in rialzo – spiegano da Immobiliare.it –. Proprio per il forte incremento della domanda, però, le stanze singole disponibili escono con facilità dal mercato, e questo fa sì che l’offerta non riesca a stare al passo della richiesta incalzante». A livello nazionale, il report restituisce un rallentamento nella richiesta di stanze, anche a causa dei prezzi spesso elevati per gli studenti.
Il quadro nazionale
Un trend che, in alcune città, si traduce in una maggiore possibilità di scelta per chi è alla ricerca di una stanza in affitto. Rispetto a 12 mesi fa, registrano un significativo calo della domanda Bologna (-38%) e Napoli (-47%). Frenano le richieste anche a Torino (-3%), Firenze (-6%), Milano (-13%) e Verona (-20%). In altre piazze, anche universitarie, l’interesse sta invece salendo: tra i casi più significativi, ci sono Venezia (+30%), Genova (+59%) e Ancona (+77%, record nazionale). Anche Roma è in crescita, con un +20% nel confronto con 12 mesi fa, lo stesso ritmo registrato a Ferrara e appunto Bergamo. Ma nel complesso, tra aumenti e cali, le richieste in Italia mostrano una sostanziale stabilità rispetto all’anno scorso. L’offerta di stanze singole ha invece registrato un contenuto -1%. La città in cui la disponibilità è aumentata di più, guardando agli annunci pubblicati su Immobiliare.it, è Napoli (+95%), seguita da Padova (+89%) e Novara (+64%). I cali più marcati sono invece quelli di Bergamo (-55%), Brescia (-66%) e Udine (-83%). Diminuzione dell’offerta, così come della richiesta, anche a Milano e Torino (-8% per entrambe). Calo a Genova (-14%), mentre la disponibilità si amplia a Bologna (+38%) e Firenze (+22%). Perfettamente stabile, infine, il dato di Roma.
La nuova fase
«Il settore delle stanze sta evidenziando segnali di assestamento, in particolare sul fronte della domanda, dopo un prolungato periodo di forte espansione – osserva Luke Brucato, Chief Strategy Officer di Immobiliare.it Insights –. Studenti universitari e giovani lavoratori fuori sede mostrano una crescente propensione a spostarsi verso aree periferiche o ben collegate alle grandi città, come Bergamo, alla ricerca di soluzioni abitative più accessibili, non solo in termini di canone per posto letto ma anche rispetto al costo complessivo dell’immobiliare. A livello nazionale, la domanda si mantiene complessivamente stabile, ma registriamo una crescita nel volume degli annunci contattati: un segnale che conferma il costante interesse da parte del mercato. In questo contesto, è plausibile attendersi, nel medio periodo, una stabilizzazione dei prezzi, che tradizionalmente reagiscono con maggiore ritardo ai cambiamenti di scenario».
I costi
Capitolo costi: stando al report, Milano si conferma saldamente in testa come città più cara della Penisola anche per affittare una stanza singola, con 732 euro al mese. Nel capoluogo meneghino, frequentato anche da numerosi bergamaschi, il quartiere più costoso è Quadronno-Palestro-Guastalla (846 euro/mese), seguito dal Centro (839 euro/mese) e da Genova-Ticinese (830 euro/mese). A Roma si spendono invece 575 euro/mese, oltre 150 euro in meno rispetto alla città del Duomo. La capitale è quarta tra le città più onerose per affittare, dietro anche a Bologna, seconda con 632 euro/mese, e Firenze, terza con 606 euro/mese. Al quinto posto c’è Trento (544 euro/mese), che precede Brescia (519 euro), Modena (506) e Padova (502). Si scende sotto i 500 euro/mese per la nona e la decima posizione, occupate rispettivamente da Torino (476 euro/mese) e Verona (473 euro/mese). Per un soffio fuori dalla top 10 Bergamo (466 euro/mese), Venezia (453 euro/mese) e Napoli (445 euro/mese). Mentre le tre città in assoluto più convenienti, tra quelle analizzate, sono invece Foggia (249 euro/mese), Catanzaro (243 euro/mese) e, soprattutto, Chieti, che rimane sotto i 230 euro/mese per una singola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA