Subito al lavoro in Comune. Il primo giorno dei sindaci in Bergamasca

POST ELEZIONI. Lorena Boni, Paolo Arcari e Samantha Tagliaferri in municipio per cominciare ad affrontare i problemi di Calcinate, Canonica e Castione.

Archiviato il tempo dei festeggiamenti, i nuovi sindaci di Calcinate, Canonica d’Adda e Castione si sono già messi al lavoro, ognuno per la propria comunità, in un martedì trascorso in municipio, per cominciare a prendere le misure del ruolo.

Lorena Boni a Calcinate

Per Lorena Boni il primo giorno da sindaco di Calcinate è iniziato «indossando, con grande emozione, il ruolo di responsabilità verso i cittadini, indipendentemente dalla scelta espressa alle urne». La sfida per Boni è rendere Calcinate sempre più vivibile, verde, sicura e accogliente, cercando di rinverdire nei calcinatesi il senso di appartenenza al territorio. Tornando all’esito del voto, evidenzia la soddisfazione per i 1.122 sì, riflettendo sul voto locale: «Calcinate, che non aveva una vera tradizione nella preferenza, oggi ha 4 candidati sopra le 100 preferenze: un segnale fortissimo – evidenzia –. I due più votati delle tre liste sono i più giovani: ciò riempie di speranza».

«Daremo un segnale forte sul fronte pulizia e lotta al degrado con un nuovo approccio operativo»

La neosindaca di «Controcorrente per Calcinate» è già al lavoro per sviluppare il programma, puntando al coinvolgimento dei cittadini: «La partecipazione è il cuore della democrazia, unica ricetta per contrastare il disinteresse». Tra i primi impegni, la sindaca dice di voler «prendere piena contezza della situazione amministrativa e finanziaria dell’ente, e valutare criticità, eventuali rafforzamenti e valorizzazioni del personale, avviando un dialogo collaborativo con i dipendenti». Priorità sarà data ai bisogni urgenti del tessuto sociale e al decoro urbano: «Daremo un segnale forte sul fronte pulizia e lotta al degrado con un nuovo approccio operativo – dice Boni – e attiveremo una comunicazione istituzionale chiara».

Paolo Arcari a Canonica d’Adda

Paolo Arcari, neosindaco di Canonica d’Adda sostenuto dalla lista «Canonica civica», ieri mattina era già seduto alla scrivania del suo ufficio per iniziare ad affrontare i problemi del Comune rimasto commissariato dal novembre scorso. In primis la carenza di organico: secondo il primo cittadino bisognerà attendere luglio, quando il Comune potrà contare su un nuovo segretario, dato che il mandato di quello attuale, a scavalco, scadrà a fine giugno. «Stiamo già lavorando – rivela Arcari – per avere un nuovo segretario in convenzione con un altro Comune. Avremo bisogno della sua grande competenza per trovare il modo di assumere nuovo personale con le possibilità che ci consentirà il bilancio».

La squadra che comporrà la Giunta è già al lavoro, specie per affrontare la delicata situazione della scuola dell’infanzia paritaria

Il consuntivo è stato approvato dal commissario: «Serve però capire come si è arrivati a certi totali. Il documento è composto da ben 42 allegati che saranno esaminati da un gruppo di lavoro composto da membri dell’amministrazione e dipendenti». La squadra che comporrà la Giunta è già al lavoro, specie per affrontare la delicata situazione della scuola dell’infanzia paritaria, la cui convenzione con il Comune è scaduta da un paio di anni, ma i nomi degli assessori verranno rivelati solo nella prima seduta di Consiglio comunale.

Samantha Tagliaferri a Castione

Archiviata la festa di lunedì sera, Samantha Tagliaferri si è subito messa al lavoro. Il suo primo giorno da sindaca l’ha passato al lavoro, in municipio a Castione, come aveva annunciato subito dopo aver saputo l’esito dello scrutinio. «Sono stata in comune tutto il giorno - racconta Tagliaferri, che ha vinto le elezioni con “CambiAmo Castione”, diventando la prima sindaca in rosa del paese -. Così farò anche domani (oggi per chi legge, ndr). Sono riuscita a parlare con quasi tutti i funzionari». Un inizio che ha definito «positivo» e pieno di emozioni.

È già stata fissata anche la data del primo Consiglio: sarà il 4 giugno

Come già anticipato in campagna elettorale, Tagliaferri manterrà il suo lavoro al Comune di Rovetta e lo concilierà con il nuovo impegno da sindaca: «Seguo l’Ufficio tecnico di Rovetta da ormai trent’anni, funziona davvero bene e non voglio lasciarlo, anche se dovrò calibrare giornate e orari». È già stata fissata anche la data del primo Consiglio: sarà il 4 giugno e in quell’occasione verranno conferite le deleghe agli assessori. Tra le questioni più urgenti «sicuramente il problema delle fognature del Monte Pora, che prenderemo subito in mano».

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