Super Green pass: al via le nuove regole
ma in Bergamasca 100mila sono senza

Sono invece 885mila i bergamaschi over 12 in possesso del certificato verde rafforzato. Lavoro, trasporti, locali: ecco che cosa cambia.

La sintesi è abbastanza semplice: per chi è già vaccinato, la vita continuerà a scorrere come prima. Vicina alla normalità. Per chi non ha scelto l’immunizzazione, invece, da domani cambia molto. L’ultimo decreto messo a punto per arginare i contagi e incentivare la vaccinazione entra in vigore allo scoccare della mezzanotte, distillando poi alcune scadenze attorno a metà mese.

Socialità, trasporti, lavoro: sono questi gli ambiti in cui si gioca la nuova sfida, tra Green pass rafforzato e obblighi vaccinali. La novità principale è appunto lo sdoppiamento del Green pass. Ci sarà quello «super», generato a seguito di vaccinazione o di guarigione, e quello «base» ottenibile (come prima) se si risulta negativi a un test antigenico rapido (la durata è di 48 ore) o molecolare (72 ore). La misura si applica dai 12 anni in su. Numeri alla mano, secondo la Regione, i bergamaschi over 12 già vaccinati sono circa 885mila, e per questa platea non ci saranno problemi; a questi si aggiungono alcune (poche) migliaia di bergamaschi guariti dall’infezione negli ultimi sei mesi e non ancora vaccinati, ma che comunque hanno il «nuovo» pass proprio per via degli anticorpi conseguenti al superamento della malattia. Sono invece circa 100mila i bergamaschi oltre i 12 anni che non si sono finora vaccinati: per loro, la socialità è a rischio. La nuova normativa sul «super» certificato verde non verrà applicata ai bambini tra i 5 e gli 11 anni per cui il via all’immunizzazione è comunque imminente. Intanto il governo ha pubblicato le «Faq» per fare chiarezza sulle nuove regole in vigore da lunedì.

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Dove serve il «super»

Da domani, appunto, anche in zona bianca (almeno sino al 15 gennaio 2022), solo i possessori del «super» Green pass potranno accedere ai ristoranti al chiuso, ai bar al chiuso (restano invece le vecchie regole per la consumazione al bancone), agli spettacoli (concerti, cinema, teatri), ai musei, alle feste («tranne quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose», specifica la circolare interpretativa del Viminale) o alle discoteche. Chi non ha il Green pass rafforzato, viceversa, non potrà accedervi. Chi ha il Green pass rafforzato potrà invece accedere a queste attività anche in zona gialla (la fascia in cui la Lombardia rischia di slittare dal 13 dicembre) e zona arancione. Dalla zona gialla, tra l’altro, scatta comunque per tutti l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Sono escluse dalla disciplina del Green pass rafforzato le mense aziendali: per utilizzarle servirà però quello «base». Chi possiede già un Green pass da vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova certificazione: l’app che verifica il lasciapassare riconoscerà automaticamente la validità rispetto alle nuove regole.

Il pass «base»

Il Green pass «base», quindi quello temporaneo ottenibile attraverso il tampone, è esteso ad alcune attività ad alto impatto sulla quotidianità. Servirà la certificazione classica anche per utilizzare i mezzi del trasporto pubblico locale: bus, tram, treni regionali, metropolitana. La misura incide in particolare sugli studenti superiori: incrociando la copertura vaccinale con la popolazione di quella fascia d’età in Bergamasca, potrebbero esserci almeno 10mila ragazzi non vaccinati che dovranno sottoporsi continuativamente al tampone per poter prendere il pullman o il treno. Il Green pass «base» d’ora in poi servirà anche per alloggiare negli alberghi (e utilizzare il servizio di ristorazione), per andare in palestra o in piscina e per utilizzarne docce e spogliatoi. Resta confermato l’obbligo di pass «base» per i treni ad alta velocità. In zona bianca e zona gialla, per utilizzare gli impianti di risalita da sci basta il pass «base».

Lavoro e obblighi vaccinali

Il Green pass tradizionale continuerà a valere per accedere ai luoghi di lavoro. Su questo fronte non cambia nulla: per essere in regola sul posto di lavoro, o si è vaccinati, o guariti oppure ci si deve sottoporre ciclicamente a un test che abbia un risultato negativo.

Discorso diverso è quello legato agli obblighi vaccinati, perché l’altra data da tenere a mente è il 15 dicembre. Da quel giorno scatta l’obbligo vaccinale (il ciclo primario e, nel rispetto delle tempistiche, anche la terza dose) per il comparto della difesa (forze armate, forze dell’ordine e polizia locale: diverse migliaia in Bergamasca), così come per il personale scolastico (circa 20mila i bergamaschi, il 90% risultava già vaccinato entro fine agosto).

Il ministero dell’Interno, nella circolare applicativa del nuovo decreto, specifica che «la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative dei soggetti obbligati, con la conseguenza che l’eventuale inadempimento determina l’immediata sospensione dal servizio, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Durante il periodo di sospensione non è dovuta la retribuzione». L’obbligo vaccinale è esteso anche agli «amministrativi» della sanità. Gli operatori sanitari e sociosanitari (24mila circa in Bergamasca) hanno ora anche l’obbligo della terza dose.

La validità si accorcia

Non più dodici mesi: ora la durata della certificazione verde è scesa a nove mesi dalla data di completamento del ciclo di vaccinazione primario. Per questo è opportuno correre anche con le terze dosi: la «booster» proroga di altri nove mesi – a partire appunto dall’inoculazione della terza dose – la durata del Green pass. «Resta ferma la durata di sei mesi del green pass per le persone guarite e mai vaccinatesi», specifica il ministero dell’Interno.

I controlli

La circolare del Viminale raccomanda «flessibilità e adattabilità» nei controlli, affinché non si compromettano «le esigenze di fluidità del servizio», così da scongiurare «specie nel trasporto pubblico locale», dove i controlli saranno effettuati a campione alle fermate, «possibili assembramenti ed eventuali ricadute di ordine pubblico»; alle pensiline dei bus, sarà anche il personale delle aziende del tpl a svolgere i controlli. Nei locali pubblici, sarà invece in particolare la polizia locale a svolgere i controlli.

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