Tassa di soggiorno, via libera al ritocco: «Per il turismo non sarà un problema»

DALL’1 AGOSTO. Il Consiglio comunale approva l’incremento del tetto massimo da 4 a 5 euro. Gandi: «Salvaguardati ostelli e soluzioni meno costose». Gori: «Inciderà solo su parte delle stanze».

Via libera al ritocco della tassa di soggiorno. Ieri il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato l’aumento dell’importo massimo dell’imposta, che sale da 4 a 5 euro a testa al giorno; contemporaneamente vengono invece esentati totalmente gli ostelli, dove finora si pagavano 50 centesimi. «La modifica entra in vigore il 1° agosto – spiega Sergio Gandi, vicesindaco e assessore al Bilancio -. Abbiamo salvaguardato gli ostelli e le soluzioni meno costose: il gettito ulteriore sarà impiegato nell’ambito di attività inerenti al turismo». Oltre al centrosinistra si è espresso favorevolmente anche il Movimento 5 stelle, mentre il centrodestra s’è astenuto.

Cosa cambia, in concreto? Gandi ha fornito alcuni esempi, la tassa funziona sostanzialmente in percentuale sul totale (il 6%), appunto fino a un valore massimo dell’imposta pari ora a 5 euro e dunque con un effetto a «scaglioni»: per una doppia fino a 133,33 euro a notte (cioè 66,66 euro a testa per notte) si pagherà come prima (cioè sempre fino 4 euro a testa a notte), mentre sopra quella cifra e fino a 166,66 euro a notte si pagherà tra i 4 e i 5 euro, e sopra i 166,66 euro si pagheranno comunque 5 euro. «Il settore turistico in Bergamasca vale il 15% del Pil – ha ricordato il sindaco Giorgio Gori -. Riteniamo che incrementare di un euro il tetto della tassa di soggiorno, incidendo solo su una minoranza delle camere, non rappresenti un problema per il settore». Ok a due emendamenti: il primo, presentato da Sonia Coter (M5s), esenta i docenti che accompagnano una scuola in visita d’istruzione, mentre il secondo, firmato da Gianfranco Ceci (Forza Italia) e Giacomo Stucchi (Lega), specifica meglio l’esenzione per forze dell’ordine e forze armate «in missione».

Al momento non è stato ancora stato calcolato l’ammontare delle maggiori entrate legate alla delibera appena varata; sarà comunque superiore a 10mila euro, cioè a quanto viene meno per via dell’esenzione in favore degli ostelli. Secondo il bilancio di previsione 2023, comunque, dalla tassa di soggiorno erano stimate per quest’anno delle entrate complessive pari a due milioni e 50mila euro, in crescita sugli anni precedenti.

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