
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 02 Settembre 2025
Torna lo Sbarazzo a Bergamo: tre giorni di shopping «spaziale»
L’EVENTO. Dal 5 al 7 settembre 2025 la dodicesima edizione animerà vie e piazze con sconti, eventi e un gran finale in Piazza Matteotti. Almeno 90 negozi aderenti.
Torna lo «Sbarazzo» in città, da venerdì 5 settembre a domenica 7. I commercianti del Duc di Bergamo annunciano un’edizione «spaziale con offerte stellari», con tanto di cartonato a forma di razzo dove potersi fare una fotografia, davanti al negozio del cuore. Il clou della tre giorni di shopping e festa sarà domenica, dalle 10 alle 19, con i gazebo allestiti in piazza Matteotti, davanti al palazzo comunale. In piazza ci sarà anche un gazebo de «I Maestri del paesaggio» in collaborazione con Accademia Carrara, con laboratori artistici per i più piccoli.
Una novantina di negozi aderenti
La dodicesima edizione è stata presentata nella mattinata di martedì 2 settembre a Palazzo Frizzoni. Per tre giorni i negozi aderenti accoglieranno il pubblico con «sconti eccezionali e offerte imperdibili, trasformando le vie dello shopping in un palcoscenico vivace e ricco di occasioni – spiega Nicola Viscardi, manager del Duc -. Sarà un momento speciale per la nostra città, per rafforzare il commercio di vicinato e rafforzare il legame con la comunità». Da venerdì una novantina di negozi proporranno offerte speciali, ciò che è rimasto dei saldi estivi ed occasioni di collezioni passate: «Ma non mancherà la qualità – sottolinea Sara Valsecchi, vicepresidente Bergamo in Centro -. Per lo Sbarazzo vengono ormai persone anche da fuori provincia, abbiamo avviato una speciale campagna di comunicazione, per un’edizione stellare, le adesioni dei negozi sono aggiornate costantemente sul nostro sito www.bergamoincentro.it e sui nostri canali social».
«Lo Sbarazzo è un appuntamento molto atteso dai bergamaschi – afferma Sergio Gandi, assessore al Commercio del Comune di Bergamo -, è un’occasione per vivere una città particolarmente vivace e colorata e farsi anche interpreti di una cultura sostenibile, con uno shopping che mette in circolo scorte di prodotti che potrebbero rimanere inutilizzate».
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