Tram, una nuova piazza allo snodo fra le due linee: «Sarà un luogo da vivere»

IL CANTIERE TEB. Prende forma la connessione che fungerà da interscambio tra la T1 e la T2. Scarfone: «Un’area strategica per gli spostamenti in città».

Dal quarto piano di ChorusLife, abbassando lo sguardo dallo skyline di Città Alta, quella che sta prendendo forma tra via Bianzana e la smart city inaugurata insieme alla nuova arena circa un anno fa, è l’idea di una nuova piazza per la città.

Da una parte i binari del tram che porta in Val Seriana e la pista ciclopedonale che gli corre accanto, dall’altra il tracciato della T2 che si stacca dal percorso comune per fare rotta verso la Val Brembana. Dall’alto il percorso della nuova linea tranviaria si percepisce ormai chiaramente, dall’intersezione con via Corridoni (dov’è già stata posata la piastra con i binari), fino alla fermata di Santa Caterina, all’altezza della ex Reggiani.

Lo stato dei cantieri

I cantieri della Teb avanzano spediti – il completamento dei lavori è confermato per giugno 2026 e l’entrata in funzione a settembre –, e mentre in altre zone della città e verso il capolinea di Villa d’Almè è già in corso la posa delle rotaie, all’ombra di ChorusLife sta nascendo quello che è destinato a diventare (insieme al capolinea cittadino) uno dei punti nevralgici della rete tranviaria bergamasca, il luogo in cui le due linee si «saluteranno» per proseguire ognuna il proprio viaggio verso le valli. Una fermata d’interscambio non solo per chi arriverà dalla provincia, ma anche per muoversi più agilmente tra i quartieri del capoluogo. Qui i binari arriveranno tra gennaio e febbraio. In queste settimane è in corso la realizzazione del muro di contenimento della sede tranviaria, al di là del quale correrà la nuova pista ciclabile che, proprio in questa zona, si allaccerà da una parte con quella proveniente da via Codussi e dall’altra con la «gemella» diretta ad Albino.

«Questa fermata rappresenta un punto di snodo fondamentale per l’intera rete tranviaria bergamasca - spiega Gianni Scarfone, amministratore delegato di Teb -. Qui le due linee si incontrano, si connettono e si integrano con tutte le fermate cittadine. Abbiamo lavorato

«Abbiamo lavorato su due fronti, da un lato quello architettonico ed estetico dall’altro quello operativo»

su due fronti: da un lato quello architettonico ed estetico, per dare forma a uno spazio che non fosse solo funzionale, ma che evocasse l’idea di una piazza, un luogo di relazione e connessione; dall’altro quello operativo, perché questo nodo sarà strategico anche per gli spostamenti urbani, facilitando il passaggio tra le due direttrici e migliorando la mobilità interna alla città. Per questo abbiamo dedicato grande attenzione sia alla qualità architettonica che alla funzionalità dell’infrastruttura».

Uno spazio «arredato»

Dunque, non una semplice fermata, ma uno spazio urbano pensato per essere vissuto: arricchito da vegetazione, arredi e panchine per l’attesa, diventerà un luogo accogliente e riconoscibile. Due pergole frangisole in struttura metallica contribuiranno a definire l’identità architettonica dell’area, valorizzando un contesto urbano che merita una nuova sistemazione. Su ciascun marciapiede sarà installata una pensilina, mentre al centro prenderà forma una vera e propria piazza, con sedute per i passeggeri. Di sera, l’illuminazione a led garantirà comfort e sicurezza. La pavimentazione sarà interamente in granito, con una particolare attenzione alla scelta di materiali di pregio, come già previsto per la fermata di Ponteranica. «Si realizzerà una vera piazza di raccordo tra le due linee, dove i passeggeri potranno spostarsi agevolmente da una banchina all’altra e sostare lungo lo spazio centrale - conferma Giuliano Lorenzi, Responsabile unico del procedimento per il progetto T2 -. Una fermata condivisa, pensata per servire entrambe le linee e favorire l’intermodalità».

Non è stata trascurata nemmeno la questione dell’accessibilità al complesso di ChorusLife. «Abbiamo collaborato con i progettisti di ChorusLife per garantire che l’accesso alle banchine fosse il più fluido possibile, in linea con i flussi di passeggeri che prevediamo – spiega Scarfone –. È prevista una rampa dedicata che collegherà direttamente la fermata al cuore del complesso. Si tratta di un nodo strategico, e proprio per questo l’accessibilità è stata inserita come elemento centrale nell’accordo con ChorusLife, sottoscritto anche da Teb».

L’incognita di San Fermo

La nuova fermata Bronzetti-Arena potrebbe rendere superflua quella attuale di San Fermo. Sarà l’esercizio, sulla base delle reali esigenze di mobilità, a stabilire se mantenerla o meno. L’intenzione è quella di far proseguire il tram direttamente da Borgo Palazzo fino a ChorusLife. Con l’attivazione della T2, il tratto condiviso dalle due linee sarà inevitabilmente più sollecitato: si prevede un raddoppio dei transiti da e per la stazione, con un impatto significativo sulla viabilità in corrispondenza dei passaggi a raso di via San Fermo e via David. Un tema su cui Teb è già al lavoro: «Su questo tratto avremo frequenze molto elevate nelle ore di punta - conferma Scarfone - e la gestione del traffico tranviario, affidata al centro di controllo di Ranica, sarà supportata da soluzioni tecnologiche avanzate per garantire il direzionamento ottimale dei convogli e mantenere la regolarità del servizio».

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