Treno per Orio e Bergamo-Ponte. Rfi: «Cantieri in ritardo»

IL PNRR. Tanti fronti aperti in città, ma i lavori avanzano a rilento. Senza proroga dei finanziamenti si rischia di non farcela. «Valutiamo soluzioni per recuperare».

La scadenza si avvicina ed è ora di pensare a come recuperare il tempo perduto. Sui tracciati del treno per Orio e del raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro sono almeno una dozzina i cantieri aperti. Le due opere, entrambe finanziate con i fondi del Pnrr complessivamente per oltre 400 milioni di euro, sono in ritardo. E a confermarlo è adesso anche Rete Ferroviaria Italiana. In entrambi i casi la posa dei nuovi binari è ancora lontana. Questa settimana sul tracciato del treno per l’aeroporto si è aperto un nuovo fronte all’altezza di Boccaleone per l’ampliamento del sedime, mentre proseguono i lavori di realizzazione della galleria che porterà i treni fino alle porte dello scalo. Sul ponte di San Bernardino sono iniziate a metà settembre le attività finalizzate all’allargamento della sede ferroviaria per il raddoppio, mentre sono ancora in corso i lavori per la nuova viabilità sia a Boccaleone che alla Trucca per il superamento dei passaggi a livello di via Pizzo Recastello e via King, la cui chiusura è stata di nuovo posticipata al prossimo inverno.

La speranza in una proroga

Da tempo circolavano voci e malumori tra residenti e addetti ai lavori sul rispetto delle tempistiche dei cantieri. La conferma ora è ufficiale: «Ad oggi si registrano ritardi sull’avanzamento dei lavori a causa di una scarsa prestazione resa dall’appaltatore - fanno sapere da Rfi, la società delle Ferrovie dello Stato che ha appaltato entrambe le opere –. Si stanno valutando le possibili azioni di recupero da mettere in atto». Una dichiarazione piuttosto chiara, che lascia trasparire tutta l’insoddisfazione di Rfi e conferma una certa tensione nei rapporti con l’impresa. In mancanza di una proroga sui termini di consegna dei lavori - che pure è già stata sollecitata dal Parlamento europeo e che potrebbe arrivare nel corso del 2026 - il rischio di uno sforamento c’è, con conseguenze che ad oggi sono difficilmente immaginabili.

Il punto sui lavori

Intanto però Rfi fa il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei cantieri. Per quanto riguarda il nuovo collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto, sono in corso i lavori per la viabilità alternativa al passaggio a livello di via Pizzo Recastello. Gli interventi si concentrano su tre rampe: quella a nord verso via Rovelli, quella a sud in corrispondenza della Fiera e quella a ovest, vicino al futuro sottopasso ferroviario che collegherà via Lunga.

È in fase di preparazione anche il sottovia che permetterà di riportare la linea Bergamo-Rovato sul tracciato storico, completando così la nuova viabilità in zona. Sul tracciato, sono state completate le prime demolizioni tra via Piatti e via Pizzo Recastello e si passerà ora alla realizzazione delle fondazioni per la nuova trazione elettrica e per i binari.

Proseguono nel frattempo i lavori per la galleria artificiale, affidati a febbraio 2024: il cantiere è attivo su due fronti, a sud con scavo a cielo aperto e a nord con il cosiddetto metodo «Milano» (la tecnica di costruzione di gallerie artificiali che consente di realizzare la struttura dall’alto verso il basso, riducendo l’impatto sulla viabilità in superficie). In parallelo, si lavora ancora alla deviazione del Morla, intervento necessario per avviare la nuova viabilità.

Tra gli interventi più impattanti per la circolazione stradale cittadina lungo il tracciato del raddoppio ferroviario c’è quello sul ponte di via San Bernardino. Da settembre, fanno sapere da Rfi, sono partite le operazioni per l’allargamento della sede ferroviaria e la deviazione della linea attiva sul nuovo tratto del ponte.

Per garantire la continuità del servizio ferroviario, Rfi ha predisposto strutture provvisorie sia lungo la linea Treviglio-Bergamo sia in corrispondenza delle strutture portanti del ponte, in modo da consentire la demolizione in sicurezza. Quando sarà completato il nuovo ponte sul lato nord, saranno posati i binari della Bergamo-Ponte San Pietro e, contestualmente, sarà attivata una deviazione temporanea della Treviglio-Bergamo, per permettere la costruzione del nuovo ponte sul lato sud senza dunque interrompere la linea.

La nuova stazione

Un cenno anche al cantiere della nuova stazione europea di Bergamo, il cui cronoprogramma non è legato ai fondi del Pnrr. Le opere di fondazione sono ormai quasi concluse con un avanzamento, spiegano da Rfi, che ha raggiunto il 95%. In questi giorni si sta completando l’infissione dei pali in cemento armato, profondi fino a 22 metri, che insieme ai plinti di collegamento formeranno la base dei futuri ponti di scavalco dei binari. La prossima fase, prevista entro la fine dell’anno, sarà l’avvio della costruzione delle strutture in elevazione. In inverno sarà riaperto anche il sottopassaggio tra piazzale Marconi e via Gavazzeni per consentire la posa dei nuovi binari.

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