Vaccini in Lombardia, via alle prenotazioni per la fascia tra i 16 e 29 anni

Le adesioni partiranno mercoledì 2 giugno o già oggi in tarda serata. Sono 174.444 i bergamaschi interessati.

È il rush finale della corsa al vaccino. Dal 2 giugno, simbolicamente nella giornata della Festa della Repubblica, o verosimilmente – come da «tradizione» – già dalla tarda serata di martedì 1 giugno, apriranno le prenotazioni anche per i lombardi tra i 16 e i 29 anni: è l’ultimo tassello dell’immunizzazione, che in realtà è diventato sostanzialmente il penultimo dopo la decisione dell’Aifa sull’impiego di Pfizer anche tra i giovanissimi dai 12 ai 15 anni.

Le modalità di prenotazioni per i 16-29enni sono le consuete, già rodate per i più grandi: il canale quasi «totalizzante», considerata la dimestichezza informatica,sarà il portale online https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/, quello creato da Poste Italiane, ma resta comunque valida la possibilità di ricorrere in alternativa al call center regionale 800 894 545, agli sportelli Postamat oppure ai portalettere.

I residenti in Bergamasca tra i 16 e i 29 anni «mappati» dall’Ats sono 174.444: di questi, però, al 26 maggio in 19.616 risultavano già raggiunti dalla campagna vaccinale con almeno una dose, e 8.131 di loro avevano chiuso il ciclo anche col richiamo. In Lombardia complessivamente i giovani tra i 16 e i 29 anni superano il milione e 300 mila: oltre 170 mila di loro hanno comunque già ricevuto almeno la prima inoculazione. Si tratta di persone già incluse nella profilassi in quanto fragili, oppure perché appartenenti a categorie professionali (dagli operatori sanitari e sociosanitari agli insegnanti, dalle forze dell’ordine al personale universitario) cui è stata data priorità nei primi mesi di somministrazioni.

Fermare il contagio tra i più giovani è decisivo, numeri alla mano. Secondo infatti le più recenti elaborazioni dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), aggiornate alla prima metà di maggio, è infatti tra le fasce d’età più basse che il virus circola coi valori più alti. L’incidenza più alta in Lombardia si osserva tra gli 11-13 anni, sopra quota 100 nuovi contagi settimanali (periodo 10-16 maggio) ogni 100 mila lombardi di quell’età, poi a scendere, vicini a quota 100, i bambini tra i 6-10 anni e i 14-18enni.

In coda, viceversa, ci sono quei segmenti anagrafici dove l’immunizzazione è partita per prima: gli 80-89enni, addirittura, sfiorano un’incidenza vicina ai 20 nuovi casi settimanali ogni 100 mila lombardi di quell’età, valori da zona bianchissima.

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