Cultura e bellezza contro i femminicidi, una mostra in ricordo di Paola Mostosi

L’INIZIATIVA. «La poesia del rispetto» è il progetto promosso dalla sorella Cristina con l’associazione «Le iris di Trebecco». Fino al 24 marzo nella Sala Manzù della Provincia 130 opere d’arte, convegni, laboratori e presentazioni di libri. Ecco il programma.

Ha trasformato il dolore per la morte della sorella in una missione: lottare contro i femminicidi creando cultura e bellezza. In questa cornice di rinascita, Cristina Mostosi ha organizzato la mostra d’arte «La poesia del rispetto: quando la bellezza sconfigge la violenza. Nascita di una collezione ricordando Paola Mostosi», inaugurata lunedì 4 marzo su invito, che da martedì 5 sarà visitabile tutti i giorni in Sala Manzù, negli spazi del palazzo provinciale di via Sora.

Oltre 130 opere d’arte, nate dall’ispirazione delle Iris («fiori femminili, forti, che hanno bisogno di poche cure, un po’ come noi donne», ha affermato Mostosi) accoglieranno i visitatori, mentre si alterneranno presentazioni di libri, convegni, laboratori, concerti. Un progetto supportato dalla Provincia, con la consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità e cultura Romina Russo.

Dal lutto alla rinascita

Cristina Mostosi è la sorella di Paola, che nel marzo del 2002 fu sequestrata e uccisa da un camionista che non conosceva. La giovane, che abitava a Torre Boldone, aveva solo 24 anni quando lungo l’autostrada, poco prima del casello di Dalmine, c’è un piccolo incidente (dal camion caddero dei sassolini sulla sua auto). Paola e l’uomo che le tolse la vita, si fermarono in una piazzola di emergenza per compilare la constatazione amichevole. Secondo quanto dichiarato allora dall’uomo, lui perse la testa quando la giovane minacciò di denunciarlo perché le aveva toccato una gamba (lui disse di avergliela sfiorata inavvertitamente). Il camionista ammanettò la giovane e la tenne legata dentro il suo camion per alcune ore. Poi la strangolò e gettò il suo corpo in un canale asciutto a Marne di Filago.

Un lutto familiare che Cristina ha fatto «diventare corale». E da «questo dolore enorme da cui pensavo di non poter sopravvivere ho trovato la mia rinascita». Scegliendo di vivere la sofferenza realizzando degli obiettivi. Così ha realizzato l’associazione «Le iris di Trebecco», fondata per «informare, sensibilizzare, prevenire sul problema della violenza, sul patriarcato», ha spiegato.

Fino al 24 marzo

E ha deciso di «promuovere le arti per contrastare il dolore, la bruttezza, l’ignoranza con la cultura del rispetto, della gentilezza e della bellezza». Ha creato la biblioteca della natura e ora la mostra d’arte, visitabile fino al 24 marzo dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 20, il giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 20, e la domenica dalle 15 alle 20. Tre settimane intense, durante le quali «vogliamo coinvolgere la comunità e stimolare la riflessione, presentando e valorizzando figure di donne», ha affermato Romina Russo annunciando che questa iniziativa potrebbe «essere un appuntamento che, negli anni, si ripete e si sviluppa». Per ogni opera della mostra d’arte ci sarà un QrCode che rimanda al sito o alla pagina social dell’artista che l’ha realizzata.

Il programma

In questo «contenitore di bellezza» si alterneranno tante voci, tutte incentrate contro la violenza sulle donne, che sia fisica, economica, psicologica. L’8 marzo alle 18.30 Giulio Cavalli presenterà il romanzo «I mangiafemmine». Il 9 alle 18.30 la presentazione dell’antologia «Ritratti di donne, 28 autrici raccontano 28 donne straordinarie», con Diane Jaqueline Maffi, Donatella Colombo, Gisella Fuochi, Marcella Manca e Margherita Firpo. Domenica alle 15.30 la presentazione del libro «Mi piace Spiderman… e allora?» con Giorgia Vezzoli, dalle 15 alle 17 laboratorio di poesia «La forza delle donne» con Grazia Milesi, e dalle 17 presentazione del libro «Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta» con Stefania Prandi.

Lunedì alle 18.30 l’incontro su «Il centro antiviolenza: un luogo voluto dalle donne per le donne», con la coordinatrice del centro «Aiuto donna» Sara Modora. Il 13 marzo, alle 18.30, ci sarà la presentazione del libro «L’erede della felicità» con Chiara Baldi, e il 14 alle 20.30 concerto poetico «Le voci della rosa», con Elisabetta Motta, Vincenzo Zitello e Davide Ferrari. Il 15 marzo, alle 18.30, ci sarà Cristina Ricci per la presentazione del libro «Lidia Poet. Vita e battaglia della prima avvocata italiana, pioniera dell’emancipazione femminile».

Sabato 16, dalle 16 alle 17.30, laboratorio «Viaggio nel mondo delle Iris» con Cristina Mostosi, e in contemporanea il laboratorio di illustrazione (dai 6 ai 13 anni) con Davide Bisi Imbrattacarta. Laboratorio «Intreccia un cestino con le tue mani» il 17 marzo, dalle 9 alle 18, con Marco Gentili. Il 18 marzo, dalle 18.30, incontro con Silvia Dradi e Arturo Rota dell’associazione «La svolta – spazio ascolto uomini maltrattanti». Il 20 dalle 18.30, incontro con Roberta Di Pasquale, psicologa, psicoterapeuta, docente universitaria su «La manipolazione psicologica nella violenza maschile sulle donne». Il 21 marzo «La poesia dei respiri», presentazione della raccolta di poesia con Roberta Leonardi dalle 18.30, e il 22 alle 18 presentazione del libro «Ho detto no» con Chiara Di Cristoforo. Il 24 marzo, dalle 18.30, presentazione del libro «Off-line zona rossa» con Natalia Maraffini.

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