Il Vescovo di Bergamo accoglie 40 persone in condizioni di povertà nelle sale del nuovo Museo diocesano

LA VISITA. L’iniziativa nel contesto della IX Giornata Mondiale dei Poveri. Il gruppo ospite per il pranzo negli spazi della Curia dopo la visita a «il Bernareggi».

In occasione della IX Giornata mondiale dei poveri «il Bernareggi», il nuovo Museo diocesano di Bergamo nel cuore di Città Alta, ha aperto nella giornata di venerdì 14 novembre le proprie porte a 40 persone in condizioni di povertà. Ad accoglierle il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, che ha partecipato insieme a loro alla visita delle sale del Museo e ha condiviso con loro il pranzo negli spazi della Curia.

La visita con il Vescovo Beschi

La Diocesi di Bergamo conferma così la propria volontà di rendere il Museo diocesano Adriano Bernareggi – e più in generale l’arte sacra bergamasca – accessibile e fruibile da parte di tutti, comprese le persone che vivono situazioni di povertà o fragilità economica e sociale. Il gruppo, invitato dalla Caritas diocesana bergamasca, era formato da persone in condizioni di grave marginalità già in relazione con i suoi operatori e abitualmente in contatto con i servizi di accoglienza, ascolto e sostegno presenti sul territorio.

Dopo l’arrivo in Museo e l’accoglienza in Aula Picta, cuore de «il Bernareggi», con un momento introduttivo e il saluto di benvenuto del Vescovo, la visita ha riguardato le sale dell’Antico Palazzo Vescovile, il Battistero, i resti dell’Antica Cattedrale e la Cattedrale stessa. Il gruppo si è spostato poi per il pranzo nella sala Papa Giovanni XXIII, negli spazi della Curia Diocesana adiacenti al Museo.

«L’arte non è un lusso per pochi»

«Ritengo questa iniziativa un momento significativo del Giubileo della speranza, condividendo la bellezza - ha spiegato monsignor Beschi -. L’arte non è un lusso per pochi, ma l’espressione della fede di una comunità chiamata a portare un messaggio che è Buona Notizia, un Vangelo di vita e di dignità. Tutti ne hanno diritto, specie i più poveri che diventano testimoni di responsabilità e di essenzialità verso una società sempre più distratta, assuefatta, appiattita, indifferente».

La visita è stata coordinata dagli educatori di Fondazione Adriano Bernareggi supportati dai giovani de «Le Vie del Sacro», il progetto di valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Diocesi di Bergamo, che hanno partecipato anche al pranzo rendendo così l’intera giornata un momento di convivialità e di condivisione.

Gli appuntamenti di novembre

«A poco più di un mese di distanza dall’apertura del nuovo Museo Diocesano si moltiplicano le iniziative per farlo sempre più conoscere ai visitatori - spiega don Davide Rota Conti , direttore del Museo Diocesano -. Siamo molto contenti di vedere le sale affollate, ma ancora di più di registrare la richiesta di visite guidate per conoscere la storia del Palazzo Vescovile, degli altri edifici di Piazza Duomo inclusi nel percorso museale e delle opere d’arte in esposizione. Tra gli appuntamenti in programma, il 28 novembre Lucilla Giagnoni ci parlerà della bellezza con lo sguardo rivolto all’opera che ha ispirato la meditazione teatrale scritta in occasione dell’inaugurazione del Museo: la Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto, “ospite d’onore” nei primi mesi di apertura de il Bernareggi». Nel mese di novembre il nuovo Museo Diocesano propone un fitto elenco di appuntamenti (informazioni e prenotazioni sui siti ilbernareggi.it e fondazionebernareggi.it).

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