(Foto di Marco Mazzoleni)
LE INIZIATIVE. Venerdì 19 dicembre l’accensione dell’albero in piazza Duomo e il concerto dei Campanari. In dialogo gli itinerari d’arte fra Museo, Battistero e Cattedrale. Don Rota Conti: «Il segno di una realtà viva che costruisce legami»
Il Natale al Museo Bernareggi è un itinerario di emozioni che prende le mosse dalla luce che ha illuminato la notte di Betlemme, passa dallo «svelamento» della Madonna dei colombi al tradizionale albero in piazza, dal cantiere aperto sui restauri d’arte al trait d’union con la storia della Basilica di Santa Maria Maggiore. Sono numerose e articolate le iniziative del nuovo Museo Diocesano legate alle festività natalizie, occasioni per condividere con i visitatori immagini, simboli e riflessioni.
Venerdì 19 dicembre, alle 17, in Città Alta, l’appuntamento è con «Accendiamo il Natale, insieme», un’iniziativa in collaborazione con il Comune di Bergamo (assessorato Transizione ecologica, ambiente e verde). Tutti in silenziosa attesa, in Piazza Duomo, per il gesto semplice, ma carico di senso dell’accensione dell’albero di Natale che invita a riunirci e riconoscerci comunità, oltre che a vivere il museo come spazio di incontro. Il ritrovo sarà accompagnato dal Gruppo Campanari città di Bergamo, che condurrà verso il momento dell’accensione proponendo un concerto itinerante da Sant’Agostino fino a Piazza Duomo.
«L’accensione di un albero di Natale posto sulla soglia del “Bernareggi” è un segno concreto della presenza del nuovo Museo nel cuore della città - afferma don Davide Rota Conti, direttore del Museo “Bernareggi” -. Un gesto che rende la piazza uno spazio abitato, vocato all’incontro e alla relazione, proprio come il Museo che stiamo costruendo come realtà viva che contribuisce a costruire legami e a generare comunità. Nella tradizione cristiana, l’albero di Natale ha una simbologia tutta da riscoprire. Sempreverde anche nel tempo dell’inverno, esso richiama la fedeltà di Dio e la vita nuova che nasce nel buio. Le luci che lo decorano sono un richiamo a Gesù, luce del mondo, che viene ad abitare le nostre notti e ad aprire cammini di speranza condivisa. Ad accompagnare questo momento sarà il suono gioioso delle campane, con un concerto che precederà e accompagnerà l’accensione dell’albero. L’arte campanaria, riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, è una tradizione antica e sempre viva, capace ancora oggi di parlare al cuore delle persone e di scandire il tempo delle comunità. Per questo abbiamo voluto coinvolgere il Gruppo Campanari città di Bergamo, custode di un sapere che unisce tecnica, memoria e spiritualità. Con questo appuntamento desideriamo offrire alla città un’occasione di sosta e di comunione, che proseguirà con l’apertura straordinaria dell’Aula Picta e del battistero. L’invito è rivolto a tutti: a chi vive la città ogni giorno e a chi la attraversa. Per fermarsi, incontrarsi e lasciarsi illuminare da una luce che unisce».
Dalle 17.30 alle 19, poi, l’Aula Picta – come il Battistero -sarà aperta con ingresso libero, per far incontrare ai visitatori la grande Pala di San Bernardino di Lorenzo Lotto, un’opera attraversata dalla luce e dal silenzio, in profondo dialogo con il tempo del Natale.
L’arte che racconta il Natale è protagonista de «La pienezza del tempo», un programma di percorsi disegnati senza soluzione di continuità tra il «Bernareggi», il Battistero e la Cattedrale di Sant’Alessandro, invitando a sostare con più attenzione davanti alle opere che raccontano l’attesa e il mistero della nascita di Gesù. E gran parte dei pezzi scelti è poco nota, per un viaggio di scoperta nella scoperta.
Fino al 6 gennaio il biglietto di ingresso al Museo «Bernareggi» consentirà l’accesso gratuito alla Basilica di Santa Maria Maggiore: «Due scrigni d’arte» per un unico, secolare percorso che unisce arte, storia e spiritualità. Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione Mia, osserva: «Nello spirito di collaborazione e stretta connessione delle finalità tese alla valorizzazione del prezioso patrimonio culturale della città di Bergamo, che ha visto il recente avvio del nuovo Museo “Bernareggi”, la Fondazione Mia ha deciso, per il periodo natalizio, l’ingresso gratuito alla Basilica di Santa Maria Maggiore per i visitatori che presentano il biglietto del Museo “Bernareggi” (che espone quattro importanti opere della Basilica), emesso nella stessa giornata. Un’iniziativa per offrire una panoramica più completa del prezioso patrimonio culturale bergamasco e un sostegno all’attività di istruzione e cultura nei suoi più ampi aspetti e manifestazioni».
Una sintonia di intenti che si riflette nella dichiarazione di Giuseppe Giovanelli, presidente della Fondazione Adriano Bernareggi: «La possibilità, nel periodo natalizio, di visitare la Basilica di Santa Maria Maggiore presentando il biglietto del Museo “Bernareggi” è un gesto di grande generosità, che testimonia l’attenzione alla valorizzazione e alla fruizione condivisa del patrimonio culturale bergamasco. L’iniziativa costituisce un primo, piccolo esempio di dialogo tra le nostre istituzioni, accomunate dalla responsabilità di custodire luoghi e opere che insistono sulla stessa piazza e che da secoli ne definiscono l’identità civile e religiosa. Siamo convinti che questo percorso vada proseguito insieme: prendersi cura della piazza significa valorizzarne la memoria e offrire a cittadini e visitatori esperienze culturali capaci di coniugare conoscenza, bellezza e condivisione».
«La pienezza del tempo» comincia con il suggestivo Albero di Jesse, scolpito nell’alabastro nel XIV secolo e proveniente dalla piccola chiesa di Mediglio, e con il dipinto di Moretto che ritrae Maria in adorazione del Bambino Gesù in una singolare cornice architettonica. Si prosegue nel Battistero, dove le sculture di Giovanni da Campione, datate 1340, illustrano le scene dell’Annunciazione, della Natività e dell’Adorazione dei Magi.
Il cammino culmina all’altare maggiore della Cattedrale, dove, protetto da due antelle di legno, si conserva un vero tesoro del Rinascimento: la Madonna dei Colombi di Giovanni Cariani, dipinto che, solitamente nascosto alla vista, rivela l’intima delicatezza della maternità di Maria, riflessa anche nelle soffici colombe che si agitano, al punto di perdere qualche piuma, nel cesto di vimini posato dal pittore innanzi alla sua Madonna.
A guidare i visitatori in questo cammino saranno, il 27 e 29 dicembre e il 3 gennaio, i giovani mediatori de Le Vie del Sacro, che accompagneranno il pubblico invitandolo a fermarsi, a rallentare e a prendere fiato per vivere con maggiore intensità il Natale con la complicità dell’arte (ingresso ridotto a 5 euro, prenotazione su Evenbrite).
Ogni prima domenica del mese, inoltre, l’Aula Picta, la grande sala di rappresentanza dell’antico Palazzo Vescovile di Bergamo, capolavoro unico grazie alla sua «pelle» affrescata nel panorama dell’arte lombarda del XIII secolo, sarà visitabile gratuitamente e senza obbligo di prenotazione, grazie al sostegno della Fondazione Banca Popolare di Bergamo, che ha finanziato il restauro in corso, con l’obiettivo di restituire alla comunità un patrimonio di inestimabile valore. Visite guidate specifiche al «Cantiere aperto» sono in programma per il 20 dicembre e il 5 gennaio (ingresso 5 euro, iscrizione obbligatoria su Evenbrite).
Non dimentichiamo gli altri appuntamenti con gli itinerari delle Vie del Sacro: domenica alla scoperta della storia millenaria dell’Abbazia di San Paolo d’Argon; domenica 28 dicembre, la visita a «Echo/The Beyond», installazione sonora realizzata nel contesto di ArtDate con visite gratuite al tempietto di Santa Croce; lunedì 29 dicembre e sabato 3 gennaio, «Parentesi d’arte» per scoprire l’Aula Picta e ammirare la Pala di San Bernardino di Lotto, accompagnati dalle giovani guide delle Vie del Sacro; martedì 6 gennaio, «Ti racconto il Bernareggi», visite per conoscere il museo da vicino. Tutte le informazioni sul sito www.ilbernareggi.it.
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