Settimana diocesana, un patrimonio di grande cultura «nella città di tutti»

15-23 aprile 2023 Musei, chiese, comunità religiose apriranno le porte. Don Rigamonti «L’idea è nata dal dialogo con istituti culturali e parrocchie». Monsignor Nozza: «C’è una grande ricchezza di proposte».

Aprire le porte di musei, chiese, comunità religiose per essere «Nella città di tutti»: è questo il filo conduttore della Settimana della cultura della diocesi presentata sabato 21 maggio alla Casa del Giovane davanti a un folto pubblico di operatori pastorali delle parrocchie. Come ha spiegato don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio diocesano della cultura, «è stato proprio il dialogo con gli istituti culturali e con i collaboratori delle parrocchie a far nascere l’idea di dare vita su tutto il territorio della nostra diocesi a una speciale iniziativa nella quale le diverse esperienze culturali delle comunità, delle istituzioni religiose e delle associazioni possano insieme aprire, nei medesimi giorni, le loro porte, e formulare un invito festoso e una piccola proposta per tutti». Concerti, mostre, film, spettacoli, visite guidate alle opere d’arte: sono moltissime le forme in cui si potrà declinare la creatività di ogni comunità, anche «con una piccola azione - precisa don Fabrizio - destinata a diventare un tassello in un mosaico più grande».

L’intento di questa settimana di condivisione e di festa sarà quello di offrire a ognuno uno spazio da protagonista e favorire la fioritura di proposte, relazioni e legami, in connessione aperta e fruttuosa con il territorio.

«Nella città di tutti» si svolgerà dal 15 al 23 aprile 2023, nell’ambito delle iniziative promosse per Bergamo-Brescia Capitale italiana della cultura, in un clima di collaborazione e di scambio, come hanno sottolineato i saluti di Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo e Romina Russo, consigliere con delega alla Cultura della Provincia di Bergamo. Le realtà culturali diocesane, ha rimarcato il vicario episcopale monsignor Vittorio Nozza, «esprimono una grande ricchezza di proposte e immagini. In ognuna di esse si coglie un’abbondanza di esperienze e di competenze capaci di portare nella concretezza di tutti i giorni la vita buona del Vangelo». L’intento di questa settimana di condivisione e di festa sarà quello di offrire a ognuno uno spazio da protagonista e favorire la fioritura di proposte, relazioni e legami, in connessione aperta e fruttuosa con il territorio. La presentazione «corale» ha messo in evidenza la natura partecipativa di questa proposta diocesana.

La squadra delle Comunicazioni sociali «si occuperà del racconto di queste azioni - ha detto don Mattia Magoni, direttore dell’ufficio diocesano - formando con chi vuole partecipare una cabina di regia dei racconti, da attuare con i mezzi tradizionali, le testate diocesane, i notiziari parrocchiali, ma anche attraverso le piattaforme social. Nasceranno laboratori in cui formarsi e lavorare insieme, dando vita a un’esperienza di giornalismo costruttivo». A fare da punto di raccolta delle proposte sarà la pagina «Colloquies» ( www.diocesibg.it, www.colloquies.it ) dove si trovano le modalità per iscriversi e alcune indicazioni di base per sviluppare le proprie iniziative. «Anche gli istituti culturali diocesani - chiarisce don Fabrizio - si mettono a disposizione per affiancare con suggerimenti e consigli le comunità nella fase di progettazione e adesione, che proseguirà fino a dicembre».

Durante l’incontro sono stati presentati numerosi video e interventi a partire dai primi progetti presentati per offrire a tutti spunti e idee. Riguardano diversi settori dell’azione culturale, dalle sale parrocchiali, con film, dibattiti, spettacoli teatrali, all’ambito musicale, con la valorizzazione di alcuni compositori bergamaschi e con la possibilità di offrire concerti, meditazioni, «passeggiate musicali».

Durante l’incontro sono stati presentati numerosi video e interventi a partire dai primi progetti presentati per offrire a tutti spunti e idee (si potranno rivedere sui canali dell’Ufficio per la Pastorale della cultura e su quelli diocesani). Riguardano diversi settori dell’azione culturale, dalle sale parrocchiali, con film, dibattiti, spettacoli teatrali, all’ambito musicale, con la valorizzazione di alcuni compositori bergamaschi e con la possibilità di offrire concerti, meditazioni, «passeggiate musicali».

La videointervista a don Fabrizio Rigamonti. Video di G.V. Frau

Video di G.V. Frau

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Ne accenniamo solo alcuni, a titolo esemplificativo (è possibile guardare i video allegati): come il progetto della biblioteca della parrocchia di San Giuliano ad Albino che coinvolge l’archivio parrocchiale, il patrimonio librario e quello artistico. E ancora il piano di apertura, concerti, incontri di riflessione, visite guidate e una mostra intorno al Convento dei Neveri di Bariano, gioiello ancora poco conosciuto. Le suore delle Poverelle hanno esposto l’idea di usare i burattini - già cari a San Luigi Maria Palazzolo come strumento educativo d’eccellenza - per creare una relazione con una scuola primaria del territorio.

Video di G.V. Frau

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Giovanni Berera della Fondazione Bernareggi ha ricordato che i beni culturali ecclesiastici catalogati sul territorio sono oltre trecentomila, «testimonianze della storia delle comunità, che merita di trovare voce». In qualche caso le proposte sono legate a una mediazione culturale di carattere educativo-catechistico, come quella presentata da un gruppo di giovani per far conoscere ai bambini l’abbazia di Fontanella di Sotto il Monte. Fra le realtà coinvolte anche i centri culturali, come quello delle Grazie, in città, che sta lavorando a un progetto di ricerca e a una riproduzione digitale per riportare almeno virtualmente nella sua collocazione originale la pala del Foppa ora conservata a Brera.

Video di G.V. Frau

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