Sui manifesti nella città le fotografie di Acerbis raccontano Bergamo che rinasce dopo il Covid

L’installazione urbana «I luoghi e la memoria» fino al 23 luglio per le strade della città: al via il contest sui social. Trova gli scatti e invia il tuo preferito: premi dal BergamoFestival.

Scalda i motori la nuova edizione di Bergamo Festival, in programma dal 2 al 4 luglio, nella splendida cornice del Monastero di Astino, sul tema «Di generazione in generazione». Attesi ospiti internazionali: lo scrittore spagnolo Javier Cercas, che presenterà il suo nuovo libro, e il filosofo francese Gilles Lipovetsky. Gran finale con Roberto Vecchioni e le sue «Lezioni di volo e atterraggio». Intanto il 23 giugno si inaugura il Fuori Festival dedicato alla fotografia.

Fino al 23 luglio per le vie di Bergamo sarà allestita l’installazione fotografica urbana «I luoghi e la memoria» del fotografo bergamasco Francesco Acerbis che da anni lavora come fotoreporter a Parigi per testate internazionali. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Comune di Bergamo e con il patrocinio dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. È passato un anno dallo scoppio della pandemia che ha visto Bergamo come tragico epicentro del Covid-19 in tutto il mondo. «Un anno difficile e intenso, per molti versi solitario che ha messo in evidenza fragilità e efficienze collettive e individuali. Oggi non ci sono più articoli sulle prime pagine dei media internazionali né fotografi venuti da fuori per raccontare una città che non possono vedere – affermano gli organizzatori – . Ma le ferite restano, tracimano nel presente al ritmo altalenante delle curve dei contagi, dei tamponi realizzati, del numero di persone vaccinate, del lampeggiare dei colori assegnati alle regioni. Col tempo l’esperienza vissuta si dilata e si sedimenta nei pensieri, modifica la percezione dello spazio, si trasforma in ricordo e si ricompone in memoria collettiva mentre persone e luoghi scivolano verso il futuro con determinazione o con rassegnata indolenza, portando con sé una pagina di Storia non ancora scritta ma che si manifesta in filigrana in ogni luogo».

È questa la Bergamo che il fotografo Francesco Acerbis ha voluto raccontare nel progetto fotografico realizzato per l’edizione 2021 di Bergamo Festival. L’installazione è composta da 25 scatti, che daranno vita a 90 manifesti che invaderanno la città ripercorrendo nei luoghi del quotidiano l’impronta di quegli avvenimenti ancora visibili in controluce.

La mostra fotografica è curata da Giuliano Zanchi, direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi con la collaborazione di Elena Catalfamo, giornalista de «L’Eco di Bergamo», e di Roberta Smiraglia, direttore esecutivo di Bergamo Festival.

Nell’ambito dell’installazione, organizzato anche il contest «Caccia allo scatto»: il pubblico sarà invitato a immortalare le opere disseminate nei vari punti della città e a pubblicare gli scatti su Instagram utilizzando l’hashtag #bfaround. Il contest si svolgerà da domani al 27 giugno e al termine verrà scelto lo scatto migliore; in palio per il vincitore i gadget di Bergamo Festival.

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