«Con le mani nella terra», Valoti racconta l’orto come oasi di pace

GLI INCONTRI. Giovedì sera ad Alzano alla serra della Hydro Ware, domenica mattina nella casa studio di Pierantonio Volpini.

Dopo il successo dell’incontro ad Alzano Lomabrdo, nella serra di piante Hydro Ware, domenica alle 11 nella casa studio dell’artista Pierantonio Volpini in Piazza Terzi 2 a Bergamo, l’Associazione Per Voi nell’ambito della rassegna Letture Bergamasche presenta il libro di Giampiero Valoti «Con le mani nella terra» (Lubrina Bramani Editore). L’incontro sarà condotto da Mimma Fornali e introdotto da Pierantonio Volpini: l’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti, che sono limitati. La prenotazione è obbligatoria, è gradita la puntualità. Info e prenotazioni a [email protected] oppure WhatsApp o sms al 393/1860566.

Scrive Pia Pera nel suo libro «L’orto di un perdigiorno», (Ponte alle Grazie, 2007): «Quando ci siano ad attenderci fuori casa un orto o un giardino, non si vorrebbe fare altro. È la pace. Un senso di pienezza. È quella beatitudine che fa assaporare il vento, le nuvole nel cielo, il pendio di una collina, uno scroscio di pioggia». Giampiero Valoti, che, pur essendo stato un insegnante di francese, non ha mai abbandonato il suo legame con la terra, ci racconta in questo nuovo libro la gioia di impastare la terra con le mani, di piantare, di vedere crescere le nuove piante, di ascoltarle e di gustarle in tavola mentre ci regalano sapori genuini, autentici così lontani da quelli insapori che ci offrono le verdure incellofanate del supermercato.

«Le ore trascorse nell’orto non sembrano faticose, ci permettono di cogliere giorno dopo giorno i mutamenti delle stagioni e di rifornire la nostra tavola con verdure dai gusti sempre diversi, frutto dell’infinita generosità della terra»

Orto alternativa alla vita frenetica della città

Un tempo – come scritto nella bella prefazione del libro di Mara Sugni – «l’orto offriva per molti mesi all’anno gli alimenti che accompagnavano a pranzo e a cena l’immancabile polenta». Oggi, che abbiamo tutto a portata di mano, l’orto è divento ancora più prezioso; non solo ci offre alimenti gustosi, ma soprattutto la nostra oasi di pace. Certo, coltivare un orto è anche fatica, ma ampiamente ripagata, come ci racconta Giampiero Valoti. «Oggi l’orto rappresenta un’alternativa alla vita frenetica della città. Le ore trascorse nell’orto non sembrano faticose, ci permettono di cogliere giorno dopo giorno i mutamenti delle stagioni e di rifornire la nostra tavola con verdure dai gusti sempre diversi, frutto dell’infinita generosità della terra. L’orto, sfruttato per anni, per secoli, è sempre in grado di dare frutto perché, se ben concimata, la terra non è mai stanca». Il letterato e militare Varrone (Rieti, 116 a.C. – Roma, 27 a.C.) osservava: «Un fondo ben coltivato offre uno spettacolo per molti più gradito che non i palazzi altrui regalmente costruiti».

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