
Il piacere di leggere / Bergamo Città
Venerdì 27 Giugno 2025
La pace con il sorriso: Leone XIV raccontato ai bambini in un libro
IL LIBRO. Il nuovo volume di Sabrina Penteriani, direttrice del settimanale Santalessandro.org, con le illustrazioni di Matteo Merli.
È il primo libro che racconta ai bambini la figura del nuovo Papa, uscito dal recente Conclave con il nome di Leone XIV. Una pubblicazione firmata dalla giornalista bergamasca Sabrina Penteriani – direttrice di Santalessandro.org, settimanale online della Diocesi di Bergamo, della quale è delegato vescovile per la cultura e la comunicazione – e corredata dalle illustrazioni di Matteo Merli, art performer che spazia dal fumetto alla musica e non solo.
«Papa Leone XIV» (Àncora Editrice, pagine 24, euro 6) inaugura la nuova collana «Freccette» dedicata ai bambini e ai ragazzi, interamente religiosa, con testi e disegni pensati per i più piccoli. Il racconto di Penteriani si snoda a partire dalla fumata bianca che, dal comignolo della Cappella Sistina, alle ore 18.07 di giovedì 8 maggio, ha annunciato al mondo intero l’attesa notizia. «I gabbiani – scrive l’autrice – sono state le prime “mascottes” di colui che è diventato Papa con il nome Leone XIV», subito presentatosi con «un grande sorriso e un viso sereno». I suoi occhi «brillavano dalla commozione. Era molto emozionato, anche per questo si era preparato un discorso da leggere». Da qui in poi la narrazione passa in rassegna, fra parole e immagini, i passaggi più salienti della biografia di Robert Francis Prevost. Ne abbiamo parlato con l’autrice.
Innanzitutto, come è nata l’idea di scrivere queste pagine?
«È nata da un impulso della casa editrice Àncora che ha voluto dar vita alla collana “Freccette”: strumenti dedicati ai più piccoli, semplici ma realizzati con un linguaggio accattivante, per raccontare figure legate al mondo religioso. Ci siamo confrontati e abbiamo capito che sarebbe stato bello parlare di questo nuovo Papa ai bambini, con uno stile contemporaneo».
Raccontare il ruolo del Papa ai bambini non è facile. Quali sono state le sfide principali nel tradurre in parole semplici una figura così importante?
«Io ovviamente ho letto e raccolto tutto il materiale possibile su Leone XIV. E ho scelto di
concentrarmi su elementi che fossero di valore, che dessero ispirazione ai più piccoli, ad esempio raccontando gli aspetti che avevano portato alla vocazione del Papa, per spiegare ai bambini che ciascuno può avere nel cuore qualcosa di grande da esprimere. Poi mi sono soffermata sul fatto che Prevost fosse un bambino come tutti, gli piaceva giocare all’acchiapparella con i suoi fratelli, oppure a fare il cowboy… Tutti elementi che lo rendono vicino alle esperienze dell’infanzia».
Quali sono le tappe biografiche di Prevost sulle quali ha voluto fermarsi?
«Già prima del Conclave avevo studiato le biografie dei “papabili”, e quella di Prevost mi aveva colpito molto. Il fatto che fosse un po’ timido, studioso, sempre pronto ad aiutare gli altri. Poi il suo lavoro come missionario per vent’anni in Perù, accanto ai poveri e agli ultimi. Mi piaceva questo aspetto della concretezza nel voler raggiungere le persone nei villaggi per dare una mano, andando in giro a cavallo o con l’asino. Non ho trascurato la sua formazione, improntata anche alle scienze e alla matematica per cercare di capire il mondo, di dargli un ordine attraversando questioni scientifiche. Ma senza dimenticare il lato giocoso e sportivo, da cui penso abbia preso la sua attenzione alla collegialità, al lavoro di squadra. Tutti insegnamenti molto validi per i più piccoli».
Nel testo traspare un’attenzione particolare alla parola chiave con cui Leone XIV ha dato avvio al suo pontificato: «Pace». È così?
«Quando c’è stata l’elezione io ero in redazione e tenevo monitorato Vatican News. Osservavamo tutti l’inquadratura televisiva puntata sul comignolo, con i gabbiani, in attesa che il pontefice si affacciasse dal balcone. Stava per iniziare il Consiglio Diocesano Pastorale con il Vescovo e in Seminario hanno suonato le campane… Non appena Prevost ha detto “La pace sia con tutti voi!”, ha suscitato moltissima emozione. E il suo messaggio è risuonato forte proprio per il periodo così particolare di conflitti che stiamo vivendo. Un periodo che preoccupa anche i bambini, che vedono un mondo che fa paura. Invece la parola “pace” parla di futuro e di speranza. Noi adulti vediamo una forte continuità con Francesco che, pure nella sua ultima benedizione pasquale, aveva lasciato questo testimone dell’impegno ostinato per la pace. Quella della pace è una scelta radicale ma che chiunque può fare nella vita di tutti i giorni. Il fatto che lo dica il Papa e con questa insistenza, mi sembra un messaggio da accogliere e trasmettere ai piccoli».
Il testo è corredato dalle illustrazioni di Matteo Merli. Come avete collaborato alla realizzazione del progetto?
«Avevo già lavorato con Matteo per le fiabe de “La città deserta”, pubblicato da Àncora nel 2022. Apprezzo molto il suo stile, si dedica anche ai fumetti e sa essere davvero divertente. A parer mio, è riuscito a cogliere gli aspetti più significativi della storia di Leone XIV e a tradurli con un segno accattivante».
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