Il piacere di leggere / Bergamo Città
Lunedì 15 Dicembre 2025
L’epopea degli aborigeni sopravvissuti al colonialismo
LA RECENSIONE. Tra le più amate e celebrate autrici australiane, Alexis Wright (di origine aborigena) è stata più volte nella lista ristretta delle papabili al Nobel per la letteratura. Ora arriva in Italia quello che è considerato da più parti come il suo capolavoro: «Meritoria».
Il volume arriva grazie al coraggio di un editore come Il Saggiatore, capace da sempre di compiere scelte audaci e mai banali.
Il libro gode della bella traduzione di Andrea Sirotti, specializzato in letterature inglesi e postcoloniali, che già aveva tradotto nel 2008 per Rizzoli «I cacciatori delle stelle». Wright, la cui provenienza è quella dell’antropologia, ha creato un romanzo fiume di quasi settecento pagine attorno agli eventi che coinvolgono gli abitanti di Meritoria, città aborigena nel Nord dell’Australia. Tutti gli attuali abitanti infatti rappresentano solo il residuo una popolazione vessata da secoli di razzismo, violenza e soppressione. Veri e propri sopravvissuti che sembrano però cogliere, o meglio intravedere, nel futuro maggiori possibilità di vita. In fondo pensano tutti: il peggio appare passato per davvero. Li contrasta un solo uomo, un uomo totalmente solo, forse un pazzo o forse un visionario, il suo nome è Causa Acciaio. Lui intravede infiniti pericoli mentre i suoi concittadini lo considerano solo un povero matto, abbandonato anche dalla sua stessa famiglia. «Meritoria» è un racconto splendente capace di contenere nel tempo lungo di una civiltà tutti i temi oggi urgenti, dall’integrazione alla diversità culturale, e lo fa dando corpo ad un’epica favolistica, a una narrazione a tratti sognante, a tratti profondamente realistica, che non può che incantare il lettore. Il romanzo nella sua struttura classica, quasi vittoriana, riesce a contenere un’infinità di sfumature e di situazioni e a restituire la complessità di uno scontro che vede opporsi una civiltà antica con una contemporanea, là dove proprio la seconda sembra sempre più incapace di dare forma a un futuro possibile.
Più vicina a Dickens che a Henry James, Alexis Wright non manca di humor e leggerezza all’interno di una storia così feroce e a tratti così dura che ricorda da vicino alcuni degli ultimi film di Martin Scorsese. «Meritoria» racconta con precisione e incanto il mondo che sta dall’altra parte rispetto ai nostri sguardi e anche solo per questo meriterebbe di essere letto, ma soprattutto lo fa con una scrittura formidabile e coinvolgente. Un romanzo che non può lasciare indifferenti e che ha la forza di raccontare e svelare le infinite e spesso tragiche contraddizioni che condiscono il nostro tempo.
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