Liti tra vicini: thriller e avventure risolte con il sorriso

Dietro i vetri delle finestre, i cancelli, i giardini ben curati, quali segreti si nascondono nella vita dei vicini di casa? Intorno a questa domanda Mattias Edvarsson, scrittore svedese, costruisce «Troppo vicini» (Rizzoli), un intrigante thriller psicologico.

Micke, Bianca e i loro due figli, William e Bella, hanno lasciato Stoccolma per trasferirsi in un quartiere residenziale di Köpinge, con tanto verde e piste ciclabili. Abitano in via Combinaguai, nome tratto dai libri di Astrid Lindgren. Un giorno però, mentre sta uscendo in bici Bianca viene investita dall’auto di una vicina. Pare un incidente, ma le indagini fanno emergere un castello di segreti e bugie, che compongono un intreccio complesso e coinvolgente.

«Un odio perfetto» (Nord) di Leah Konen è ambientato a Woodstock, cittadina apparentemente tranquilla, che Lucy King sceglie per sfuggire a un passato violento. I vicini l’accolgono come se fosse «di famiglia», ma la realtà si rivela ben diversa. Un romanzo ad alta tensione che si addentra nell’oscurità delle relazioni. Therese Anne Fowler racconta «Un bel quartiere» (Neri Pozza), una zona residenziale ambita in una città della Carolina del Nord. Tra due famiglie che abitano in villette confinanti nasce un aspro conflitto, e per l’autrice è un’occasione per far emergere le ambiguità, le discriminazioni, le diseguaglianze che segnano l’America di oggi. Ne capitano di tutti i colori, infine, anche nel condominio dei «Meravigliosi vicini» di Hélene Lasserre e Gilles Bonotaux (Orecchio Acerbo). Un albo che aiuta grandi e piccoli ad entrare nelle dinamiche delle relazioni e a sdrammatizzare i conflitti: un sorriso può essere uno strumento di pace potente.

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