Nelle gioiose fantasie di Antonio Donadio l’omaggio a Rodari

LETTURA. Venerdì 19 dicembre la presentazione con l’autore del libro «Il principe del Pinocchio», allo Spazio Virgillito.

Nell’ambito degli incontri promossi dall’Associazione Lettura & Cultura – Amici delle Biblioteche di Bergamo in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano venerdì 19 dicembre alle 17.45, nello Spazio civico Rina Sara Virgillito, Antonio Donadio presenta Il Principe del Pinocchio (con le illustrazioni di Ivo Avagliano). Si tratta di un omaggio al grande Gianni Rodari strizzando l’occhio a Toti Scialoja e Nico Orengo. È il racconto di un regno in cui appaiono mutati gli originali rapporti tra uomini, animali e cose e all’ordine sociale e naturale, dato per invariabile, subentra un nuovo ordine fantastico.

Scrittura sincretica

«Perché questo libro? - spiegano i promotori dell’incontro di venerdì - Per immergersi nel regno de Il Principe del Pinocchio, dove Pinocchio diventa l’emblema della fantasia, del narrare fantastico: egli infatti è, al contempo, il principe e il regno stesso. Indissolubilmente. Senza distinzione alcuna. L’autore sceglie di servirsi di una scrittura anch’essa particolare, sincretica, dove prosa e poesia si fondono senza alcuna distinzione di generi letterari come è giusto che sia nel regno della fantasia, che è essenzialmente libertà e dove è la forza della parola/verso a imporsi come strumento insostituibile di liberazione».

Ed è così che incontriamo la Gioia che sorride al Dolore; la Fantasia che consegna all’Errore le chiavi del suo regno; l’A e la Zeta che si scambiano di posto; il gatto che impara ad abbaiare assieme ai suoi amici cani; il lupo e l’agnello che si abbeverano insieme; i pesci che imparano a sciare ed i fiori a nuotare tra le onde, per un fine ultimo che è, e resta, l’educazione, come ricordato dall’impareggiabile Rodari: A chi crede nella necessità che l’immaginazione abbia il suo posto nell’educazione (Grammatica della fantasia, 1973).

Regista e poeta

Antonio Donadio (nato a Cava de’ Tirreni, 1949) è poeta, critico letterario, traduttore, autore teatrale, giornalista. Residente a Bergamo, Donadio ha collaborato con Rai Trade come regista e sceneggiatore.
Tra i suoi numerosi testi pubblicati si ricordano: Per le terre di Grecia, 1993 (Selezione Premio Viareggio e finalista al Premio Montale); L’alba nella stanza con nota di Mario Luzi, 1996 (Premio Internazionale Circe, Sabaudia 1997 e Premio Internazionale San Domenichino 1997); Versi d’amore. Cento liriche di poeti italiani del Novecento, 2002; Un amore con l’apostrofo, 2008 (Premio Mediterraneo 2010); La vita al quadrato. Sulla poetica di Mario Luzi, 2014; Calcio d’autore da Umberto Saba a Gianni Brera. Il football degli scrittori, con postfazione di Alessandro Bonan, 2016; Il senso vero della neve, 2019; La casa del tiglio, 2022.

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