Bottanuco, la tragedia nata dall’ennesima richiesta di soldi. Il figlio ucciso da tre fendenti ai fianchi e all’addome

L’OMICIDIO IN FAMIGLIA. Ai carabinieri il padre ha detto di essere stato «esasperato» dalle continue richieste del figlio e dalle sue reazioni violente.

La tragedia sarebbe nata dall’ennesima richiesta di soldi. Lo ha raccontato il 77enne di Bottanuco ai Carabinieri. L’interrogatorio è durato fino alle 6 del mattino di lunedì 4 settembre. L’uomo ha raccontato la sua versione dei fatti partendo dal pomeriggio quando aveva chiamato i carabinieri perché il figlio avrebbe dato in escandescenza. I militari poco prima della tragedia, infatti, erano passati nell’abitazione di via Castelrotto, al civico 24 di Bottanuco, ma avevano trovato il 54enne a letto che dormiva e la casa in ordine, così se ne erano andati.

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La ricostruzione dell’accaduto

Il 54enne lavorava da operaio ma il suo stipendio era gestito dai genitori. Il fine settimana era solito chiedere dei soldi e così aveva fatto anche domenica. Alla seconda richiesta di 20 euro il figlio ha spinto entrambi i genitori e poi si è rifugiato in camera da letto cominciando a spaccare tutto. A quel punto il padre ha raccontato di aver perso la testa, di aver preso un coltello trinciante, di essere andato in camera del figlio e di averlo colpito tre volte: una al fianco destro, una al fianco sinistro e una all’addome.

L’autopsia verrà eseguita dal dottor Taiani lunedì prossimo, mentre l’udienza di convalida non è ancora stata fissata.

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Il 54enne era stato in cura al Sert

È emerso che il 54enne era stato in cura al Sert fino a sei anni fa e che all’epoca assumeva eroina e cocaina, ma era riuscito ad uscirne. Qualche giorno prima della morte aveva fatto l’esame del capello, ma i risultati non erano ancora arrivati. Dalle testimonianze sarebbe emerso anche che in precedenza c’era già stata una lite, il 54enne in quel caso aveva spinto la madre che era caduta a terra e si era fatta male.

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