
Cronaca / Isola e Valle San Martino
Martedì 02 Settembre 2025
Inseguimento sulla Briantea: si schianta a Cisano, arrestato
L’OPERAZIONE. Un 23enne fugge in auto per due chilometri, poi finisce fuori strada all’altezza di una curva.
Cisano
Un inseguimento a tutta velocità sulla Briantea, con manovre a zig-zag, sorpassi azzardati, sirene, pattuglia della polizia speronata, pedoni a rischio investimento. Sono stati minuti adrenalinici e ad alto tasso di pericolosità quelli vissuti nel pomeriggio di domenica 31 agosto a Cisano.
L’arresto
Pareva la scena di un film poliziesco, ma era tutto vero e fortuna che si è concluso senza conseguenze traumatiche per nessuno e con l’arresto del conducente di una Peugeot, un 23enne di origini marocchine, senza fissa dimora, finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale e, dopo la convalida dell’arresto, scarcerato lunedì 1° settembre dal giudice Roberto Palermo che ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nella Bergamasca e nel Lecchese.
L’alt e la fuga
Tutto comincia verso le 15, quando una pattuglia della polizia stradale di Lecco impegnata in un servizio di controllo al confine con la provincia di Bergamo, si trova alle spalle della Peugeot. Gli agenti, tramite il computer di bordo, scoprono che al numero di targa corrisponde una segnalazione dei carabinieri di Olginate (Lecco) nel l’ambito di un’attività di indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti decidono così di controllare le vettura su cui ci sono due persone. La affiancano e impongono l’alt. Ma a questo punto il 23enne alla guida accelera e tenta di fuggire a tutta velocità e con manovre azzardate, non ultima lo speronamento dell’auto della Stradale. L’inseguimento dura alcuni minuti e due chilometri. La Peugeot finisce contro un guardrail all’altezza di una curva, affrontata a velocità eccessiva. Il passeggero riesce a fuggire attraverso la boscaglia adiacente alla strada, il giovane alla guida finisce invece in manette. Gli vengono sequestrati due cellulari e 250 euro. «Sono una persona tranquilla, mi scuso perciò che ho fatto. Sono fuggito perché non ho il permesso di soggiorno», ha dichiarato in aula. Processo per direttissima il 9 ottobre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA