La famiglia Botti ancora in attesa per i funerali

IL LUTTO. Cordoglio ad Ambivere per la prematura scomparsa di Giancarlo Botti, l’alpinista del paese morto domenica a seguito delle gravi lesioni riportate in seguito a una caduta in montagna nel Lecchese.

Sebbene la salma sia ancora a disposizione della magistratura per un’eventuale autopsia e quindi la data dei funerali non sia ancora stata fissata, in tanti hanno comunque voluto manifestare la propria vicinanza alla famiglia del sessantaduenne: la moglie Daniela, stimata insegnante della primaria di Ambivere, e i figli Andrea ed Eleonora. Amante della montagna, Botti era scivolato lunedì 8 aprile durante un’escursione in compagnia di due amici lungo il canalone Comera, sul versante lecchese del Resegone, facendo un volo di almeno una trentina di metri.

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Trasportato d’urgenza con l’elisoccorso al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo, le sue condizioni erano apparse da subito molto gravi per le lesioni alla testa e a una gamba. Botti è morto nella giornata di domenica. La notizia si è sparsa velocemente in paese, dove l’alpinista, che faceva parte del Cai di Ponte San Pietro, era molto apprezzato anche per il suo prezioso contributo come volontario nella parrocchia locale.

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