Picnic vietati sulla Penisola dell’Adda, quaranta famiglie respinte

IL PROVVEDIMENTO. A Capriate San Gervasio, prima domenica dall’introduzione delle limitazioni a tutela della Penisola dell’Adda. Controlli della polizia locale con sindaco e assessori: «Qui tutto agosto per informare». Tre multe da 166 euro.

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Una quarantina di famiglie con borse piene di viveri pronte a fare un barbecue respinte e tre multati. È questo il bilancio del primo weekend in cui, a Capriate San Gervasio, è entrato in vigore il giro di vite a tutela della Penisola dell’Adda, lembo di terra ricoperta di verde che si estende a nord della centrale Taccani di Trezzo sull’Adda (Milano) e attorno al quale scorre il fiume.

A partire da venerdì primo agosto questa zona, classificata dal Ptr (Piano territoriale regionale) come area naturalistica, è diventa interamente pedonale, accessibile solo a piedi o in bicicletta, 24 ore su 24, sette giorni su sette.

In più il Comune, attraverso un’apposita ordinanza, ha rafforzato divieti già vigenti ma che non venivano rispettati: si tratta del divieto di accampamento, consumo di alcolici, oltre che di utilizzo di bottiglie di vetro e permanenza prolungata a scopo picnic nell’area.

Regolare l’afflusso delle persone

Obiettivo: regolare quel gran flusso di persone che, durante la stagione estiva, raggiunge in auto o in moto la penisola per trascorrere una giornata di svago lungo il fiume, con conseguente parcheggio selvaggio nella zona, uso improprio dell’area naturalistica e, a fine giornata, montagne di rifiuti ai cassonetti. E per far capire che questa volta l’amministrazione comunale ha intenzione di fare sul serio domenica mattina, all’inizio di via Albergati, che dall’abitato di San Gervasio porta, appunto, alla penisola, erano schierati gli agenti della Polizia locale, il sindaco Cristiano Esposito, l’assessore alla Sicurezza Luca Sala e l’assessore all’Ecologia Susanna Della Vite: «Per controllare l’accesso alla penisola – spiega il primo cittadino – sono state installate delle telecamere che multano automaticamente chi vi si dirige in auto. Per tutto il mese di agosto, però, saremo presenti anche noi amministratori per informare le persone dei nuovi provvedimenti».

Quaranta famiglie respinte

E domenica sono state almeno una quarantina le famiglie fermate e respinte che si stavano recando all’area naturalistica con borse piene di viveri pronte a trascorrere la giornata facendo un barbecue.

Si è trattato soprattutto di persone sudamericane provenienti dall’Hinterland milanese: «Non ci sono stati momenti di particolare tensione – spiega l’assessore alla Sicurezza –. Una volta spiegati loro i motivi del provvedimento che abbiamo preso, si sono dimostrati comprensivi e si sono allontanati». Anche se per alcuni non sono mancati momenti di scoramento come quelli di una famiglia sudamericana proveniente da Cinisello Balsamo: «E adesso dove andiamo?», è la domanda che hanno rivolto agli amministratori presenti. Alla fine hanno deciso di optare per Medolago.

Le auto multate

Ci sono state poi anche numerose auto che, arrivate sul posto e visto l’accesso alla penisola bloccato, hanno deciso subito di recarsi altrove senza fermarsi a chiedere informazioni. Alcune persone sono state anche multate.

Sabato pomeriggio quando è uscito il sole, gli agenti della Polizia locale hanno proceduto a un pattugliamento sulla penisola trovando due famiglie intente a fare un picnic: per loro è scattata una sanzione di 166 euro. Stessa sanzione a un automobilista che domenica ha raggiunto la Penisola dell’Adda prima delle 8.

«Prima di questo giro di vite – spiega ancora il sindaco – la pedonalizzazione della penisola scattava solo il fine settimana e dopo le 8, così tante persone scendevano di mattina presto, scaricavano tutto il necessario per trascorrere lì la giornata e poi tornavano su a parcheggiare. Ora abbiamo deciso di mettere fine a tutto questo e i primi risultati dei provvedimenti sono incoraggianti».

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