Cronaca / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 18 Giugno 2025
Senza specializzazione praticava medicina estetica a Ponte San Pietro: donna denunciata - Il video dei Nas
IL CASO. Priva di specializzazione, ma con prezzi allettanti, offriva interventi di medicina estetica usando anche farmaci non autorizzati in Italia. Lo studio nel suo appartamento a Ponte San Pietro, la donna operava in tutta la Penisola e all’estero. Numerose le donne che hanno segnalato problemi e sono ricorse a medici o al Pronto Soccorso.
Ponte San Pietro
Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, sul settore dei centri estetici e di medicina estetica. Le ulteriori attività di indagine, hanno permesso di rilevare illeciti su tutto il territorio nazionale. In particolare, il Nas di Brescia ha sequestrato uno studio abusivo e ha denunciato per abusivo esercizio della professione una “dottoressa” priva di specializzazione. Lo riferisce l’Ansa in una agenzia stampa.
Interventi estetici senza essere medico
Praticava, senza averne titolo, non essendo uno specialista, interventi di medicina estetica per correggere, soprattutto, inestetismi del volto
La donna, una 42enne di origini russe, aveva fatto di una stanza della propria abitazione, a Ponte San Pietro, il suo studio medico. Era lì che riceveva le pazient, attratte principalmente dalla pubblicità affidata a Instagram e Facebook. Praticava, senza averne titolo, non essendo uno specialista, interventi di medicina estetica per correggere, soprattutto, inestetismi del volto. Eseguiva, infatti, infiltrazioni di tossina botulinica e filler di acido ialuronico. Per farlo, peraltro, si avvaleva di farmaci di origine asiatica ed est europea, il cui utilizzo, in Italia, non è stato autorizzato dall’Agenzia Italiana per il Farmaco.
Studio e farmaci sequestrati
Il personale della Stazione dei Carabinieri di Ponte San Pietro si è accorto dell’attività della donna e lo ha così segnalato ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità. Pochi servizi di osservazione hanno consentito di confermare i sospetti. La perquisizione, disposta dalla Procura di Bergamo, si è conclusa col sequestro dello studio, di centinaia di farmaci, di strumenti di lavoro, di agende, nonché degli smartphone usati dal finto medico.
Centinaia di clienti
Numerose pazienti avevano, dopo i trattamenti, dovuto ricorrere a dottori o, addirittura, recarsi presso un pronto soccorso
L’analisi dei contenuti dei telefoni ha rivelato anche i nomi di centinaia di clienti, i prezzi (convenienti e per questo allettanti) praticati, il fatto che l’indagata operasse anche in altre città italiane e, addirittura, all’estero e, anche, conversazioni e immagini relative a molteplici lamentele da parte di donne che, a seguito dei trattamenti, avevano accusato effetti collaterali, inestetismi peggiori di quelli trattati ovvero gonfiori, reazioni allergiche, lividi, insomma lesioni che in alcuni casi - talvolta su suggerimento della stessa sedicente dottoressa, la quale rilasciava serenamente giudizi diagnostici prescrivendo l’assunzione farmaci - le avevano portate a ricorrere a dottori o, addirittura, a recarsi presso un pronto soccorso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA