Treni, Bergamo Cenerentola lombarda: «Solo 55 corse al giorno con Milano»

TRASPORTI . I dati di Trenord in un incontro con Anci. Ultimi anche come gradimento del servizio. Carnevali: «Il nostro territorio non può essere così carente, nuovi collegamenti inderogabili».

Solo 55 collegamenti al giorno con Milano, vale a dire meno di un terzo rispetto a città «omogenee» per distanza dal capoluogo, come Lecco e Como, che ne contano rispettivamente 174 e 179. Un divario che fotografa con estrema nitidezza la posizione di Bergamo nel sistema ferroviario lombardo. Pur considerando i cantieri in corso per la nuova stazione e il raddoppio della linea verso Ponte San Pietro, sul fronte dei collegamenti con il capoluogo lombardo, Bergamo resta la «Cenerentola» della regione.

I dati diffusi in un incontro con l’Anci

Il dato è stato diffuso mercoledì mattina alla sede milanese dell’Anci, dove sindaci e assessori delle città capoluogo hanno incontrato l’amministratore delegato di Trenord, Andrea Severini. Un confronto pensato per fare il punto sul servizio e sulle prospettive future, in cui gli amministratori hanno chiesto, in sintesi, collegamenti più rapidi e un’offerta all’altezza delle esigenze dei territori.

«Che Bergamo fosse sottostimata sull’offerta dei servizi ferroviari è noto da tempo, ma quello che emerge, al di là dei limiti attuali per i lavori sulla infrastruttura, è il gap con altri capoluoghi di provincia – spiega la sindaca Elena Carnevali –. U n territorio da 1,2 milioni di abitanti, al centro di un sistema economico industriale, produttivo, di servizi oltre a quello formativo, non può essere così carente e mal connesso, soprattutto con Milano. Arrivare ai 154 treni stimati e presentati nei mesi scorsi come ipotesi di lavoro per la futura “messa in servizio” delle nuove linee di collegamento, è imprescindibile e inderogabile».

Non è confortante il quadro che emerge per Bergamo e provincia: i dati illustrati da Trenord mostrano infatti che il territorio è ultimo in Lombardia per indice di gradimento del servizio, un risultato senz’altro influenzato dai cantieri, ma comunque indicativo di un disagio strutturale che va oltre la situazione del momento.

Collegato da remoto, l’assessore alla Mobilità Marco Berlanda non ha nascosto la sorpresa per la distanza tra Bergamo e gli altri capoluoghi: «Ho osservato che Bergamo è la Cenerentola della Lombardia. Se mettiamo a confronto Bergamo con Como e Lecco, che hanno tempi di percorrenza verso Milano identici – dai 37 ai 39 minuti per la corsa più veloce (anche questo dato è stato diffuso ieri da Trenord, ndr) – oggi noi abbiamo meno di un terzo dei collegamenti». E ha aggiunto: «La presenza dei cantieri spiega solo in parte la scarsità dell’offerta, mentre lo scarto nella soddisfazione degli utenti resta evidente. Trenord, dal canto suo, ha ribadito di essere impegnata nel miglioramento del servizio, anche grazie alla futura linea Bergamo-Orio e al raddoppio Bergamo-Ponte San Pietro».

Berlanda riconosce la trasparenza dell’incontro di ieri con l’ad di Trenord, pur evidenziando la «differenza estrema» con gli altri capoluoghi: «Mi ha colpito perché non me lo aspettavo. È stato comunque un incontro molto trasparente. Sono soddisfatto della chiarezza dei numeri: seguiranno altre riunioni».

Su ferro solo il 12,8% del traffico

Ha poi ricordato il quadro più ampio: regioni con reti ferroviarie simili, circa 2mila km, gestiscono numeri molto inferiori. La Lombardia conta 800mila utenti al giorno, contro i 100mila di altre aree. Una pressione che contribuisce alla congestione del sistema. Anche la ripartizione degli spostamenti mostra margini di crescita: «Il servizio di Trenord copre il 12,8% degli spostamenti, l’auto il 79,7%, il resto è trasporto pubblico locale. Ci sono spazi significativi di crescita e Trenord ha preso un impegno per crescere come quota sul totale, migliorando il servizio», ha aggiunto Berlanda.

Dal lato dell’azienda, Severini ha illustrato lo stato dell’arte del servizio lombardo, usato quotidianamente da circa un terzo dei pendolari italiani. I capoluoghi generano complessivamente 220mila viaggiatori al giorno.

L’impegno dell’azienda

Il confronto si è allargato anche al ruolo delle infrastrutture intorno alle stazioni, da ripensare come nodi di accesso al servizio, con progetti finanziabili anche con fondi europei. I sindaci hanno chiesto miglioramenti su puntualità, velocizzazione dei collegamenti e gestione dei flussi nelle ore di punta, su cui Trenord si è impegnata a migliorare. Obiettivo condiviso è lavorare a strategie comuni per rendere più attrattivo il trasporto pubblico. Il tavolo tornerà a riunirsi periodicamente per monitorare le esigenze dei territori e lo stato di avanzamento degli interventi.

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