Cure oncologiche, l’ospedale si «allea» con la San Francesco

La sinergia. L’accordo tra «Papa Giovanni» e Casa di cura per la presa in carico di pazienti in regime di day hospital: in media sono 10-12 gli accessi giornalieri.

Cure oncologiche, l’ospedale si «allea» con la San Francesco
Da sinistra, Carlo Tondini, direttore dell’Unità di Oncologia, Fabio Pezzoli, Maria Beatrice Stasi, Michela Franzin, Antonello Quadri, e il direttore sanitario Silvia Bignamini

Cresce la richiesta di prestazioni mediche legate ai malati oncologici e l’ospedale «Papa Giovanni XXIII» da qualche tempo non riesce più a reggere il ritmo degli accessi giornalieri per le cure chemioterapiche. È nato così, da questa esigenza, l’accordo sottoscritto lo scorso autunno con la Casa di cura San Francesco per la presa in carico di una quindicina di pazienti al massimo al giorno (in regime di day hospital), che proseguiranno in clinica le cure iniziate all’ospedale, in continuità con il loro percorso terapeutico e con tempistiche accelerate . Il tutto grazie a una stretta collaborazione tra il personale medico delle due strutture sanitarie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA