
La salute / Bergamo Città
Giovedì 25 Settembre 2025
Minori e atti autolesionistici, casi raddoppiati in Lombardia
L’ALLARME. La Regione: «La presa in carico sarà potenziata». Bertolaso: «La salute mentale in età evolutiva è una priorità».
La fredda contabilità sanitaria consegna un’emergenza nitida: se in tutto il 2019 gli ospedali lombardi avevano preso in carico 407 minorenni – adolescenti soprattutto – con comportamenti autolesivi e suicidari, nei primi sette mesi del 2025 i casi sono saliti a 815. Un fenomeno ben più che raddoppiato, visto il dato parziale sull’anno in corso, e che necessita di risposte appropriate.
«Una rete di coordinamento»
Quelle che prova a mettere in campo la Regione: la «rete di coordinamento dei reparti di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza lombardi» ha definito un documento che delinea un percorso di potenziamento dei servizi, presentato ieri in un convegno a Palazzo Lombardia. La Direzione generale Welfare mira a «una presa in carico territoriale potenziata» attraverso l’attivazione di un «nucleo funzionale per l’acuzie psichiatrica in preadolescenza e adolescenza»: in altri termini, delle équipe dedicate per interventi intensivi. Sarà poi identificato, in ciascuna Asst, un Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione, cui fanno capo i Pronto soccorso) di riferimento dei minori per «garantire accessi più appropriati nei casi di emergenze comportamentali o psichiatriche». Saranno attivati dei nuovi reparti all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo e al Policlinico di Milano. Sarà una specifica delibera di Giunta a concretizzare quanto messo a punto nella relazione illustrata ieri.
Nel 2024 le neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza attive in Lombardia hanno preso in carico 147.473 utenti
Come ribadisce l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, «il tema della salute mentale in età evolutiva è una priorità assoluta per la Regione. Con questo piano interveniamo in modo concreto per assicurare che ogni ragazzo e ogni famiglia possa trovare risposte tempestive e adeguate nei momenti di maggiore fragilità. È un impegno che portiamo avanti in sinergia con ospedali, territori e professionisti». Nel 2024 le neuropsichiatrie dell’infanzia e dell’adolescenza attive in Lombardia hanno preso in carico 147.473 utenti: il grosso nei servizi ambulatoriali, ma si sono contati anche quasi 28mila nei Pronto soccorso con oltre 6mila ricoveri; in 18.644 hanno seguito terapie con psicofarmaci. Soprattutto dai 13 ai 17 anni, tra i pazienti prevalgono le ragazze; rilevante anche il consumo o l’abuso di sostanze.
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