Reti da pesca in disuso, Federica ci fa una linea di bikini

Estate addosso Il nome è quello della grande onda che risale le foci del Rio degli Amazzoni, riuscendo a scorrere controcorrente all’immensa mole d’acqua dolce: proprio nell’azione di Pororoca è racchiusa la mission del nuovo brand ideato da una coppia bergamasca che durante il lockdown non si è fatta prendere dallo sconforto e ha progettato

«Siamo voluti andare controcorrente e abbiamo pensato a un marchio di bikini pezzi unici, realizzati con materiali sostenibili di alta qualità, prodotti in numero limitato e rigorosamente fatti in Italia, esattamente nella Bergamasca» spiega Federica Pala, 33enne di Brignano Gera d’Adda.

A fare ricerca il suo compagno Luca Bosco, 41enne di Castel Rozzone: «È lui che ha trovato il materiale di recupero e il miglior filato di lycra che viene prodotto proprio in Bergamasca. Anche i bikini sono made in Bergamo e volevamo distinguerci nel prodotto, affinchè fosse di qualità ma anche sostenibile, dal messaggio etico».

A creare poi i modelli ci ha pensato Federica, con alle spalle già altre esperienze nella moda: «Le linee sono essenziali, per tutte le età, in tinta unita: tre modelli combinabili, alcuni double face e con cinque combinazioni colore. L’idea è nata in pieno lockdown: faccio l’agente di viaggio ed ero completamente bloccata, come sospesa. Ho allora deciso di lanciarmi nel progetto: del resto l’idea dei bikini è collegata all’idea del viaggio». E ora l’obiettivo è di far conoscere il brand nel mondo degli hotel che sposano la filosofia green «Il nostro nylon è rigenerato, ottenuto dai rifiuti recuperati dalle discariche e dagli oceani di tutto il mondo: reti da pesca in disuso, ma anche scarti di produzione tessile».

Prima base per il brand Formetera: «Siamo sul mercato da maggio e già pensiamo a nuovi modelli, anche di costumi interi mentre siamo su pororocathelabel.it. In questi costumi mettiamo la voglia di viaggiare».

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