Abbandona rifiuti a Cologno. Ripresa, ora rischia una maxi multa

GRAZIE ALLE TELECAMERE. Pizzicata» dai video, ora rischia una multa da mille a 10mila euro e una denuncia penale.

Cologno al Serio

Approfittando dell’orario e del buio ha pensato bene di caricare la macchina di rifiuti, recarsi in via dei Boschetti, in un’area prossima alla piattaforma ecologica comunale, e abbandonarli su suolo pubblico, per poi rientrare a bordo della vettura e allontanarsi rapidamente. «Pizzicata» dalle telecamere comunali, ora rischia una multa da mille a 10mila euro e una denuncia penale.

È successo domenica scorsa, intorno alle 22,05. Le telecamere hanno filmato la scena: prima la sosta della Fiat Tipo lungo la carreggiata e poi il deposito illecito di rifiuti. Le immagini hanno consentito alla polizia locale di Cologno di delineare una prima ricostruzione della dinamica, sulla base della quale è stata avviata un’attività di analisi e ricostruzione dettagliata.

Gli accertamenti e l’uso dei filmati

L’attività è proseguita con gli accertamenti tecnici e documentali, finalizzati a ricostruire con precisione i movimenti del mezzo e le modalità dell’abbandono. In particolare, sono stati abbandonati sacchi di rifiuti, materiale riconducibile ad attività edilizia (cartongesso) e pneumatici. Tipologie di rifiuti che non possono essere conferite sul territorio comunale e che devono essere gestite esclusivamente attraverso canali autorizzati, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

La donna identificata, domiciliata a Cologno, è stata convocata al Comando di polizia locale per gli accertamenti del caso. I fatti sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza.

In particolare, sono stati abbandonati sacchi di rifiuti, materiale riconducibile ad attività edilizia (cartongesso) e pneumatici. Tipologie di rifiuti che non possono essere conferite sul territorio comunale

L’attività di controllo e verifica sul territorio prosegue in modo continuativo, anche attraverso l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza, per prevenire comportamenti analoghi e garantire il rispetto delle regole in materia di gestione dei rifiuti.
«L’episodio – dichiara il comandante Canio Brando – è stato ricostruito attraverso una serie di verifiche che hanno permesso di collegare le immagini disponibili con altri elementi raccolti nel corso degli accertamenti. Questo ha consentito di chiarire la dinamica dei fatti e di individuare il responsabile. Si tratta – conclude Brando – di attività che richiedono attenzione e continuità e che risultano fondamentali per affrontare in modo efficace fenomeni come l’abbandono dei rifiuti, che hanno ricadute dirette sul territorio e sulla collettività».

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