Arcene, Levate e Stezzano: «Servizio dimezzato, ora qualche treno fermi qui»

BG-TREVIGLIO. I tre Comuni chiedono di venire inserite nelle fermate dei convogli per Milano. Regione: così tempi di viaggio più lunghi e rischio ritardi.

Approfittare dell’abolizione temporanea delle corse di rinforzo del «treno metrò» per discutere di far fermare anche ad Arcene, Levate e Stezzano un treno per Milano. È la richiesta che viene dalle amministrazioni comunali dei tre paesi, desiderose di offrire un servizio migliore alla loro popolazione e di vedere più utilizzate le fermate che si trovano lungo la linea ferroviaria Bergamo-Treviglio. Qui nel 2009 era stata attivato il «treno metrò» ossia il servizio ferroviario che collega Bergamo e Treviglio con corse, nelle ore di punta, ogni mezz’ora. Un servizio che arriva a circa seimila passeggeri al giorno.

Parcheggi vuoti

La linea, però, rimane sottoutilizzata. Lo dimostrano in particolare i parcheggi delle fermate di Arcene (che ha 300 posti) e di Levate (150 posti) che, ogni giorno, rimangono praticamente vuoti (per due terzi il primo, completamente il secondo). La loro capienza dimostra che ci si aspettasse un’affluenza superiore. La ragione del sottoutilizzo, per i sindaci di Arcene, Levate e Stezzano, è che tanti al «treno metrò» preferiscono ancora auto e pullman. E, poi, che i treni che viaggiano sulla Bergamo-Milano (e viceversa) fermano solo alle stazioni di Treviglio e Dalmine-Verdello, fatta eccezione per il convoglio Trenord 33007 che parte da Milano Centrale alle 23,40 e arriva a Bergamo alle 00,52, con un tragitto della durata quindi di 1 ora e 12 minuti. «Gli arcenesi che si servono del treno Milano-Bergamo sono numerosi – spiega il sindaco di Arcene, Roberto Ravanelli –. Impensabile, però, che salgano sul “treno metrò” ad Arcene per poi dirigersi alle stazioni di Treviglio o Verdello-Dalmine e, qui, prendere la coincidenza diretta a Milano. A queste due stazioni vanno, invece, direttamente in auto».

Lo stesso dicasi per i levatesi: «Gli unici che usano il “treno metrò” sono gli studenti che frequentano scuole a Bergamo e che raggiungono la fermata a piedi», sostiene il sindaco Maickol Duzioni. Quanto a Stezzano, i pendolari «per prendere il treno diretto a Milano – dice il sindaco Simone Tangorra – vanno in auto alla stazione di Verdello-Dalmine. Per raggiungere Bergamo, invece, preferiscono l’autobus». Da qui la decisione dei tre sindaci di chiedere a Regione e Trenord di discutere la possibilità di far fermare anche nei loro paesi un treno per Milano. Una richiesta simile il primo cittadino di Arcene l’aveva già inviata tre anni fa all’allora assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità, ma senza avere risposta.

Per i tre primi cittadini, ora è il momento giusto di tornare sull’argomento: a causa dei lavori in corso alla stazione di Bergamo, per andare dal capoluogo a Treviglio non si viaggia più ogni mezz’ora bensì solo ogni ora: sette in tutto le corse che sono state cancellate. E la situazione rimarrà tale almeno fino a giugno. «Mi rendo conto – sostiene il sindaco di Arcene – che non si tratti di un argomento facile. Però non si può dire che le fermate sulla Bergamo-Treviglio siano sfruttate al meglio». «Quello che chiediamo – aggiunge il sindaco di Stezzano – non è certo che tutti i treni fermino alle nostre fermate. La richiesta è di almeno uno nelle ore di punta alla sera e al mattino».

La Regione

Una battaglia che, però, si annuncia difficile. L’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, sostiene di «comprendere la richiesta: è necessario però fare attente valutazioni. Il rischio è che aggiungendo le fermate, i tempi di viaggio del RegioExpress Bergamo-Milano subiscano delle dilatazioni notevoli, e anche la puntualità della linea ne risentirebbe». Senza dimenticare, continua Lucente «gli interventi sulla rete ferroviaria previsti a Bergamo, che porteranno ulteriori criticità». L’assessore comunque non chiude completamente la porta: «Una valutazione generale potrà essere fatta dopo gli interventi previsti da Rfi».

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