Bimba di due anni trovata senza vita in casa a Martinengo

LA TRAGEDIA. La mamma della piccola, di origini senegalesi, era andata a svegliarla nella cameretta lunedì verso le 8. Immediato l’allarme, ma per la bambina non c’è stato nulla da fare: probabilmente stroncata da un malore nel sonno.

Con i suoi due anni era la luce e la gioia dei genitori, che ora la piangono disperati, dopo averla trovata senza vita lunedì mattina nel lettino di casa, a Martinengo.

Un decesso, quello della bimba di origine senegalese, che sarebbe legato a cause naturali, avvenuto durante il sonno. Per ora non è stato aperto alcun fascicolo, anche se il pm Maria Esposito ha disposto il trasferimento della piccola salma all’obitorio dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo, per un eventuale esame autoptico che potrebbe essere eseguito nei prossimi giorni.

La ricostruzione dell’accaduto

Il dramma per la famiglia si è consumato nella prima mattinata di lunedì, nell’appartamento posto al quarto piano del condominio di via Pinetti, al civico 7. Una palazzina dove risiedono quindici nuclei familiari, italiani e anche di varie origini straniere. Qui il capofamiglia Elhadji, 32 anni, la moglie Sokhna di 24, la piccola primogenita e il fratellino di venti mesi, abitavano da poco più di un anno, provenienti da Covo.

Come ogni mattina, stando al racconto di alcuni vicini, il 32enne si è svegliato e si è recato al lavoro in una fabbrica di Romano, per il turno mattutino. A casa è rimasta la moglie, a sua volta operaia in un ditta di Ghisalba, ma con un turno diverso per alternarsi con il marito durante il resto della giornata alla cura dei due loro bimbi.

Sembrava l’inizio di una giornata come tante altre, che purtroppo si è trasformata in un dramma per la giovane famiglia. Erano le 8 circa, quando la mamma dei due bambini si è recata nella loro cameretta, notando qualcosa di anomalo nella piccola. Quando si è avvicinata e ha preso la bimba in braccia ha constatato che non respirava più. La donna, disperata, ha chiamato subito il marito che era già al lavoro e a sua volta ha lanciato l’allarme al 112. Momenti di angoscia hanno accompagnato l’attesa della donna per il ritorno a casa del coniuge ma soprattutto per l’arrivo dei soccorsi. In via Pinetti poco dopo sono giunti i soccorritori di un’ambulanza, un’automedica, un’autoinfermierizzata. In supporto anche l’elicottero del 118, che non trovando un posto vicino al condominio è atterrato a un chilometro circa di distanza, in un’area accanto al sito commerciale Famila. Il personale medico e infermieristico ha cercato ripetutamente di rianimare la bambina: tentativi che purtroppo non hanno dato l’esito sperato. Purtroppo per la bimba di due anni non c’è stato nulla da fare.

Non è stato possibile contattare i genitori della piccola, fuori casa e forse ospiti di parenti. Chi ha parlato sono stati invece alcuni abitanti della palazzina dove risiede anche la famiglia: «Abitavano qua da poco ma già avevano dimostrato di essere gentili con tutti e di volersi integrare al più presto – hanno commentato alcuni inquilini -, lavoravano entrambi e vivevano dell’amore per i loro due bimbi. Siamo enormemente dispiaciuti per la tragedia che li ha colpiti». Un altro residente della palazzina, fa sapere: «Quei genitori erano orgogliosi dei loro due bambini e anche recentemente li ho incontrati e mi dicevano che erano felicissimi, ma ora per loro tutto è cambiato».

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