
Brebemi, bocciata la proroga: rischio di aumento pedaggi
AUTOSTRADE. La Corte dei conti ha stoppato l’allungamento della concessione al 2047. Ora dialogo tra la società e Cal per aggiornare il Piano economico.
La Corte dei conti boccia il piano economico finanziario dell’autostrada Brebemi A35. I giudici contabili hanno stoppato l’aggiornamento del documento che la società concessionaria Brebemi spa (controllata dalla spagnola Aleatica) aveva annunciato con enfasi alla fine dello scorso anno, dopo che era arrivato il via libera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) e tutto, quindi, sembrava ormai fatto. La Corte dei conti ha sollevato rilievi soprattutto in merito alla proroga della concessione di 7 anni che era stata inserita nell’aggiornamento del Piano economico finanziario, spostandone così la scadenza dal 2040 al 2047. Una proroga che secondo i giudici contabili, non può «costituire – come si legge sulla sentenza – una possibilità generalizzata e indiscriminata di riequilibrio» finanziario.
I giudici evidenziano che «la giurisprudenza europea si è pronunciata più volte in senso contrario alla proroga delle concessioni», favorendo la libera concorrenza attraverso l’indizione di gare pubbliche. Uno stop dai giudici contabili è arrivato anche in merito alla quantificazione dei ristori relativi ai minori ricavi determinati dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19.
L’aumento dei pedaggi
Che cosa succederà quindi ora? La proroga della concessione permetteva al piano economico finanziario di rimanere in equilibrio poiché, potendo gestire più a lungo l’autostrada, Brebemi spa avrebbe avuto garantiti sette anni in più di incassi di pedaggi, riducendo così al minimo il ricorso all’aumento del pedaggio, che nel 2024 è cresciuto di più del 14%. Ora, però, tutto dovrà essere rimesso in discussione, e il Piano economico finanziario dell’autostrada dovrà essere sostanzialmente riscritto. Le leve che si possono muovere per raggiungere un equilibrio finanziario sono, appunto, l’allungamento della concessione, l’aumento dei pedaggi ed eventuali contributi pubblici. Dal momento che la prima opzione è stata bocciata dalla Corte dei conti, alla Brebemi spa non rimarrebbero che le altre due. Sulla questione è già in corso un confronto fra la società concessionaria e la concedente Cal (Concessioni autostrade lombarde): «La società – si legge su una nota di Brebemi spa – intende avviare un dialogo con Cal per valutare le opzioni disponibili e poter così definire il procedimento di aggiornamento del Piano economico finanziario previsto dal rapporto concessionario. La società, in ogni caso, si riserva di valutare le determinazioni della concedente e delle amministrazioni competenti per tutelare le proprie ragioni e, più in generale, il procedimento di aggiornamento del Piano economico finanziario».
Il traffico in crescita
Nel frattempo il traffico sull’autostrada nel 2025 continua a crescere, anche se di poco. Nel bimestre gennaio-febbraio 2025 l’A35 è stata percorsa dall’1,4% in più di veicoli (pari a 94.280.000 di km percorsi da veicoli paganti) rispetto allo stesso bimestre dello scorso anno. Questo dato è la risultanza della media fra l’incremento dell’1,6% registrato dai veicoli leggeri (con 64.564.665 di km percorsi da veicoli paganti), e l’1,1 registrato dai veicoli pesanti (con 29.716.032 chilometri percorsi da veicoli paganti).
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