Cani-robot e droni come vigilanti: così la Brebemi sarà sorvegliata - Il video
Alla Brebemi cani robottizzati per il controllo delle strutture portanti dell’autostrada e droni per il monitoraggio di anomalie lungo la carreggiata autostradale.
Cani robottizzati per il controllo delle strutture portanti dell’autostrada e droni per il monitoraggio di anomalie lungo la carreggiata autostradale. Sono queste le nuove tecnologie che «Brebemi Aleatica», società concessionaria della Brebemi-A35, sta mettendo in campo per alzare il livello di sicurezza della grande infrastruttura e affrontare così il grande afflusso mezzi che ci si aspetta in vista delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026: l’autostrada, infatti, si prevede che sarà un corridoio molto battuto di collegamento fra l’aeroporto di Linate e il nord est.
A potenziamento di questo sistema è stato introdotto, da alcuni mesi, anche il monitoraggio tramite droni: grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale, il sistema identifica veicoli fermi, ostacoli, anomalie sulla pavimentazione e criticità delle barriere, permettendo azioni tempestive e aumentando la capacità di prevenzione
«La sicurezza – affermano dalla società concessionaria – è al centro della nostra mission e deriva da un modello integrato che combina tecnologie avanzate e formazione continua». Gli ausiliari alla viabilità di «Argentea», società operativa della tratta, sono già da tempo formati anche tramite sessioni immersive in realtà virtuale che simulano scenari complessi in un ambiente protetto, migliorando rapidità ed efficacia degli interventi. A questi si affiancano mezzi di ultima generazione e il collegamento diretto ad un’avanzata Control Room, attiva 24/7 e dotata di una vasta rete di telecamere in grado di attivare immediatamente squadre operative e forze dell’ordine.
A potenziamento di questo sistema è stato introdotto, da alcuni mesi, anche il monitoraggio tramite droni: grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale, il sistema identifica veicoli fermi, ostacoli, anomalie sulla pavimentazione e criticità delle barriere, permettendo azioni tempestive e aumentando la capacità di prevenzione. E, più recentemente, si è deciso di fare affidamento a cani robotizzati che vengono impiegati per ispezionare aree difficilmente raggiungibili dall’uomo, come gli spazi interni dei cassoni dei viadotti: il loro compito è effettuare foto, rilievi e scansioni che vengono poi analizzati dagli ispettori per le verifiche strutturali e le attività di manutenzione. Questo approccio ha permesso all’A35 Brebemi di ottenere la certificata iRAP (che valuta la sicurezza delle autostrade) con 4 stelle su tutta la tratta (il massimo è 5).
«La nostra priorità – afferma Matteo Milanesi, direttore generale di A35 Brebemi – è garantire un’esperienza di viaggio sicura, moderna e affidabile, ogni giorno e ancor più in vista dell’evento globale in programma a febbraio. Vogliamo farci trovare pronti, offrendo a delegazioni, atleti e visitatori un percorso efficiente, sicuro e all’altezza dell’evento internazionale». Oltre che su innovazione e tecnologia, «Brebemi Aleatica» sta puntando sempre più a ridurre anche l’impatto ambientale delle sue attività: sulla carreggiata autostradale si sta, infatti, facendo ricorso a un asfalto a km 0. Lo si ottiene grazie un additivo top secret, chiamato «Map», che consente di riciclare e riutilizzare all’interno delle nuove asfaltature la fresatura derivante dall’asfalto vecchio da sostituire.
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