Comprano 3 Rolex con 18mila euro falsi, lo scambio a Oriocenter: due denunciati

LA TRUFFA. Nei guai due fratelli che avevano risposto a un annuncio on line: scoperti dalla Mobile. Pedinati da Caravaggio al Bresciano, dove vivono, e al Veronese, dove hanno tentato un furto.

L’accordo prevedeva lo scambio nella galleria di Oriocenter: il venditore, un collezionista bergamasco, avrebbe portato i tre Rolex e gli acquirenti denaro in contanti per diciottomila euro. Peccato che le banconote fossero false. Così il venditore si è trovato tra le mani una valigetta piena di carta e gli acquirenti con tre preziosi orologi in tasca.

L’episodio una ventina di giorni fa, mentre nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 dicembre la Squadra mobile della Questura ha intercettato i due presunti responsabili, bloccandoli dopo essere stati sorpresi, con altri due complici, a scavalcare la recinzione di una casa a Nogara, nella Bassa Veronese. In manette per tentato furto sono finiti quattro nomadi italiani, i primi due, fratelli – denunciati a piede libero anche per la truffa dei Rolex – residenti nel Bresciano e i complici in provincia di Mantova.

Banconote false

Lunedì mattina il giudice del processo per direttissima in Tribunale a Verona non ne ha convalidato gli arresti per il tentativo di furto: i due fratelli bresciani restano indagati per la truffa ai danni del bergamasco, cui avevano rifilato delle banconote palesemente false. Il malcapitato è stato raggirato perché inizialmente i due gli avevano fatto vedere dei soldi veri, poi astutamente sostituiti al momento dello scambio con i tre Rolex. A quel punto i due fratelli si erano dileguati nella galleria del centro commerciale, che ovviamente è del tutto estraneo all’episodio ma che è stato scelto perché un luogo frequentato: aspetto, questo, che non ha tuttavia tutelato il venditore. Di fronte alla fuga dei due acquirenti con gli orologi, non ha potuto che chiamare il 112.

La polizia – che mantiene il massimo riserbo sulle indagini – ha ricostruito l’accaduto e, da quanto è stato possibile sapere, la Mobile, grazie alle riprese delle telecamere del centro commerciale e incrociando alcuni numeri di targa, è risalita all’identità dei due nomadi – entrambi sui 40 anni – e, su disposizione della Procura, le loro residenze, una roulotte e un appartamento, erano state perquisite. I tre Rolex non sono stati più ritrovati: scoperti invece dei gioielli di provenienza sospetta, secondo la polizia, e sufficienti a continuare gli accertamenti nei confronti dei tre fratelli.

Sorpresi a Nogara

I quali, dopo alcuni sopralluoghi nella zona di Caravaggio, forse per pianificare dei furti in casa, nella notte tra domenica e lunedì sono andati in trasferta con altri due nomadi, residenti nel Mantovano, e tutti e quattro – già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – sono stati sorpresi dalla Squadra mobile della Questura di Bergamo mentre scavalcavano le recinzioni di alcune abitazioni della zona residenziale di Nogara, in provincia di Verona. Secondo la polizia e la Procura veronese i quattro erano lì per mettere a segno dei furti, ma in direttissima gli arresti non sono stati convalidati perché non era ancora stato rubato nulla dalle case della zona.

I due fratelli residenti nel Bresciano sono stati così indagati per la truffa dei Rolex, episodio per cui la Mobile ha raccolto elementi importanti sulla loro responsabilità: la stessa vittima li ha infatti riconosciuti in alcune foto segnaletiche. Inoltre ci sono le immagini delle telecamere che ne riprendono la fuga dopo lo scambio. Resta ora da capire se avessero in passato già messo a segno analoghe truffe, magari non denunciate.

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