Degrado e rifiuti abbandonati: parcheggio a rischio alla Francesca

VERDELLO. I gestori del centro commerciale in attesa della ristrutturazione chiedono al Comune di bloccare gli accessi: nell’area non viene più fatta manutenzione e si corrono rischi. Intanto tre attività sono aperte.

L’ex centro commerciale Francesca di Verdello per il territorio sta diventando un problema dal punto di vista della sicurezza. E il Gestim Group srl, la società che lo gestisce, ha chiesto al Comune chiedendo la chiusura immediata del grande parcheggio del complesso all’incrocio fra la provinciale Francesca e la ex statale 42. Ed anche del sottopasso di accesso dalla Francesca. «È da tempo – afferma Vincenzo Vecchio, titolare del Gestim Group – che non abbiamo più soldi per fare manutenzioni. A cominciare dal parcheggio che è sì privato, ma ad uso pubblico. Dovesse farsi male qualcuno anche il Comune dovrebbe risponderne». L’ex centro commerciale ha chiuso i battenti ormai da due anni fatta eccezione per tre negozi su un totale di 47, che hanno tenuto aperto avendo l’accesso dall’esterno e non dalla galleria interna. Alcuni clienti, quindi, hanno continuato ad usare il parcheggio che versa però in condizioni di degrado: da tempo non viene fatta manutenzione. Il manto stradale presenta diverse buche, vi è materiale di vario genere (pezzi di legno e cemento, reti metalliche) sparso sulla viabilità interna e ci sono depositi abusivi di rifiuti.

Il pericolo del sottopasso

Nonostante ciò vi si può ancora accedere, ma c’è il rischio che possa verificarsi qualche incidente. Da qui la richiesta del Gestim Group di chiusura e delimitazione dell’area inviata al Comune. Richiesta che, se accolta, porterebbe anche alla serrata delle attività rimaste aperte: «Ma ormai non si può fare altrimenti – sostiene ancora Vecchio – non abbiamo più neppure i fondi per la manutenzione delle pompe idrauliche del sottopasso di accesso dalla Francesca: se si allagasse e qualcuno ci finisse inavvertitamente entro? Non esagero dicendo che rischierebbe la vita». La chiusura del parcheggio per Vecchio sarebbe anche un modo per arginare i furti che si stanno verificando nella Francesca: «Abbiamo già presentato diverse denunce – conclude Vecchio – ormai si sono rubati tutti i cavi elettrici della struttura». La situazione denunciata dal Gestim Group è in fase di valutazione da parte dell’amministrazione comunale che sta esaminando la possibilità di emettere un’ordinanza per vietare l’accesso a ogni pertinenza della Francesca: «Effettivamente siamo molto preoccupati – sostiene il sindaco Fabio Mossali – abbiamo sempre cercato di non ostacolare il lavoro di nessuno. Ma, a questo punto, sembrano venire sempre di più meno le condizioni di sicurezza per i clienti dei negozi a cui era stato concesso di rimanere aperti in vista di una possibile riqualificazione del centro commerciale. I tempi di questa riqualificazione, però, si stanno sempre più allungando».

Le attività che resistono

Nel destino della Francesca, centro commerciale aperto nel 1992, c’è un progetto di demolizione e ricostruzione. L’operazione (che comporterà un investimento di circa 15 milioni di euro) è portata avanti da una società costituita appositamente che sta acquisendo i negozi falliti (sono più del 40%) per arrivare ad avere la maggioranza dei millesimi. I tempi, però, si stanno rivelando sempre più lunghi perché alcuni fallimenti sono incagliati in complesse procedure. Nel centro restato tre attività ma potrebbero essere costretti a chiudere se il Comune deciderà che non ci sono più le condizioni di sicurezza per accedere al parcheggio. «A noi – afferma Antonella Paratico, titolare del «Punto Pizza» – è stata data la possibilità di lavorare e vogliamo continuare a farlo. Siamo in questa situazione da due anni eppure i clienti stanno continuando a venire. Nel frattempo attendiamo che il centro commerciale venga riqualificato. La situazione non è facile, è vero: allora prendiamola in mano e sistemiamola». Riguardo allo stato del parcheggio: «Già da tempo – continua Paratico – abbiamo segnalato al Comune i cumuli di rifiuti ammassati ma non è stato fatto nulla. Se poi non ci fossimo qua noi la situazione sarebbe peggiore».

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