
Donna riesce a fuggire dal sequestro e dalla violenza e fa arrestare il suo aggressore
L’AGGRESSIONE. L’episodio a Dalmine, l’uomo 42enne di Alzano, armato di coltello e pistola, ha costretto la vittima in auto per chilometri, poi lei è riuscita a scappare.
Dalmine
Serata di terrore lo scorso 1° luglio a Dalmine, dove una donna è stata vittima di un tentato sequestro e di una violenza sessuale aggravata. Il presunto aggressore, un uomo di 42 anni residente in Val Seriana e con numerosi precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri nel pomeriggio di sabato 5 luglio. L’accusa: tentato sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, minaccia con arma e porto illegale di armi.
Adescata e minacciata con coltello e pistola
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Dalmine, la vittima sarebbe stata avvicinata dall’uomo e fatta salire sulla sua auto. Poco dopo, l’incubo: il 42enne avrebbe estratto un coltello e puntato una pistola alla tempia della donna, costringendola a seguirlo per diversi chilometri. Durante il tragitto, l’uomo avrebbe più volte tentato di costringerla ad avere rapporti sessuali.
La fuga dall’auto
Il dramma si è concluso grazie al coraggio e alla prontezza della vittima. Approfittando di un momento di distrazione dell’uomo e del rallentamento del traffico in via Lombardia, la donna è riuscita a lanciarsi fuori dal veicolo in corsa. Nella caduta ha riportato numerose escoriazioni, ma è riuscita a mettersi in salvo.
Provvidenziale l’intervento di un automobilista di passaggio che ha soccorso la donna e l’ha accompagnata alla caserma dei carabinieri di Dalmine, dove è stato immediatamente attivato anche il servizio di emergenza sanitaria 118.
Le indagini e la svolta con le telecamere
I militari hanno subito avviato un’indagine, analizzando le immagini di videosorveglianza comunale dei territori di Dalmine e Osio Sopra. Grazie a queste riprese, è stato possibile individuare l’auto coinvolta, una piccola utilitaria intestata a una donna della Val Seriana. Gli ulteriori accertamenti hanno portato a identificare la proprietaria come la madre del sospettato.
Durante la perquisizione dell’abitazione e del veicolo dell’uomo – sebbene non siano state rinvenute armi – sono emersi elementi compatibili con il racconto della vittima, tra cui un adesivo sul lunotto posteriore identico a quello immortalato dalle telecamere.
Arrestato ad Alzano, ora è in carcere
Alla luce dei gravi indizi raccolti e del rischio concreto di reiterazione del reato, la Procura della Repubblica di Bergamo ha richiesto una misura cautelare in carcere. Il Gip del Tribunale ha accolto la richiesta, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare.
Nel pomeriggio di sabato 5 luglio, i carabinieri hanno rintracciato il 42enne ad Alzano Lombardo. L’uomo è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Bergamo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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