
(Foto di Cesni)
LO SCHIANTO A ISSO. Massimiliano Creanzi stava tornando a casa da Barbata. Originario di Treviglio è morto ribaltandosi con la sua auto nella notte tra venerdì e sabato 19 luglio.
«Era una persona buona e generosa. Avevamo un’amicizia particolare e infatti, sapendo il rapporto che c’era fra di noi, è stata sua mamma a chiamarmi stamattina (sabato 19 luglio per chi legge, ndr) per darmi la tragica notizia». Così racconta Fabiano, titolare del bar «Severo» di Treviglio, ricorda Massimiliano Creanzi, il trevigliese di 51 anni morto a Isso, nella notte fra venerdì e sabatp, dopo essersi ribaltato a bordo della sua auto mentre faceva ritorno a casa da un pub di Barbata. I due si conoscevano da circa 20 anni e Creanzi, in settimana, si recava spesso al bar Severo. Nella sera del fine settimana, invece, preferiva raggiungere la Birreria «Gallo» di Barbata: «Era da dopo il Covid – continua Fabiano – che andava lì a trascorrere alcune serate. Era un ambiente tranquillo e si adattava alle sue esigenze».
Massimiliano era un grafico pubblicitario e aveva una passione per le auto, in particolare per le Alfa Romeo. E, al momento dell’uscita di strada sulla variante alla ex statale 11, era a bordo di un’Alfa Romeo 147. La salma del cinquantunenne è stata composta a Treviglio, nella casa funeraria Rivoltella, in via Terracini 14. Qui, sabato, intorno ai famigliari si sono strette diverse persone, tra cui anche amici di lunga data: «Ci conosciamo da quando avevamo 13 anni – racconta un uomo – Macho (soprannome con cui era conosciuto, ndr) era una persona particolare. Poteva sembrare chiusa ma invece era buona e socievole, gli piaceva stare in mezzo alla gente anche se poi, a volte, aveva bisogno dei suoi momenti da solo». L’amico ha saputo dalla tv della sua morte: «Quando ho visto nelle immagini l’Alfa bianca ho subito capito che era lui. È davvero una tragedia. Mi piaceva di lui che era un uomo di carattere. Ha sempre vissuto la sua vita come voleva, senza farsi trascinare da correnti e mode».
© RIPRODUZIONE RISERVATA