In 350 a Cologno per Joy: «È il momento di dire basta»

Un momento di raccoglimento e di riflessione a Cologno per dire no alla violenza di genere e ricordare Joy Omoragbon, brutalmente assassinata dal compagno.

In 350 si sono dati appuntamento in piazza a Cologno al Serio la sera di lunedì 8 aprile per ricordare Joy Omoragbon, la donna di origine nigeriana uccisa a 48 anni giovedì scorso dal compagno Aimiose Osarumwense, connazionale di 44 anni, nella casa dove abitavano in via Donizetti.

Una giornata dolorosa per i colognesi e per tutte le persone riunite in piazza davanti alla fontana del paese per un momento di riflessione organizzato dalla Rete Antiviolenza che ogni 8 del mese si riunisce a Bergamo per dire no alla violenza di genere.

A seguito dell’uccisione di Joy, la Rete ha chiesto al sindaco Chiara Drago di potersi riunire nello stesso luogo in cui, 5 anni fa, un’analoga manifestazione era stata organizzata per Zinaida Solonari, anche lei vittima della furia di un marito assassino.

«Dopo 5 anni siamo qui riuniti ancora una volta in piazza per dire no alla violenza di genere, e auspico che questa piazza possa reagire e dire no alla violenza di genere perché la nostra comunità seppur piccola è già stata colpita due volte dai femminicidi: è il momento di dire basta».

Presenti alla manifestazione anche i sindaci e assessori in rappresentanza dei comuni di Treviglio, Romano, Bariano, Ghisalba, Ciserano, Pumenengo, Calcio e il sottosegretario con delega allo sport della Regione, in veste non istituzionale, Lara Magoni. La manifestazione si è aperta con un ricordo di Joy, poi è stata la volta delle parole della sindaca di Cologno e infine è stato lasciato spazio a i presenti che lo desideravano intervenire con pensieri e riflessioni.

La Rete ha invitato tutti al prossimo presidio che si svolgerà l’8 maggio alle 18 a Bergamo, in largo Rezzara.

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