Incendio alla piscina di Ghisalba, atteso il sopralluogo per chiarire le cause

DOPO IL ROGO. Ancora da chiarire cosa abbia causato le fiamme divampate giovedì 14 agosto. Nel frattempo l’edificio è stato posto sotto sequestro. Previsto per lunedì 18 agosto il sopralluogo del Nia, il Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco.

Due giorni dopo l’incendio che ha completamente distrutto il tetto della piscina comunale di Ghisalba , in via Aldo Moro, intorno all’area non c’è il consueto andirivieni di persone in cerca di refrigerio o intenzionate a fare due bracciate.

L’impianto è stato sottoposto a sequestro da parte dei carabinieri della Stazione di Martinengo, in attesa di capire quale sia stata la causa del rogo scoppiato giovedì 14 agosto intorno alle 11,30.

Arriva il Nia dei Vigili del fuoco

Le indagini dei carabinieri continuano, con il supporto del Nucleo investigativo antincendi (Nia), che lunedì 18 agosto effettuerà un sopralluogo alla piscina per cercare elementi che possano aiutare a ricostruire l’esatto accaduto.

«Sono passato in via Moro per vedere la struttura della piscina. Ovviamente, è tutto chiuso e l’edificio è sotto sequestro. Non abbiamo novità sulle cause, sono in attesa», riferisce il sindaco di Ghisalba, Gianluigi Conti.

Non mancano i curiosi, molti dispiaciuti

Intanto, sabato 16 agosto qualche curioso, in macchina o in bicicletta, è arrivato al parcheggio esterno, fermandosi per una manciata di secondi a scattare alcune foto. Tra questi c’è anche una coppia di anziani, Paolo e Maria, residenti alla Basella di Urgnano: «Volevamo venire a fare l’abbonamento per 4 mesi, frequentavamo la piscina da una decina d’anni, venendo ogni tanto a fare nuoto libero – spiegano –. Abbiamo saputo del brutto incendio e visto le immagini sui social. Ora chissà quando riaprirà. Ci siamo sempre trovati bene, anche con il personale e i bagnini. Dispiace – aggiungono – per quello che è successo».

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