Omicidio di Treviglio, il figlio di Casati: «Quella pistola non doveva esserci». Oggi i funerali

Treviglio Davanti alla camera ardente di papà Luigi lo sfogo di Emanuele: «Ora penso a mia mamma». Monica ancora ricoverata, sarà operata al femore. Il funerale oggi alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di San Pietro, nella zona nord.

«Devo pensare solo a mia mamma, per cercare di alleviarle il dolore di questa tragedia che ci ha colpiti, cercando di realizzare insieme anche la mancanza di mio papà». Queste le priorità di Emanuele Casati, il figlio di Luigi, il pensionato trevigliese di 61 anni ucciso giovedì scorso sotto casa da una vicina, che armata di pistola ha anche ferito gravemente Monica Leoni, la moglie dell’uomo. La donna è ancora ricoverata nel reparto di Ortopedia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: «Sta meglio e si sta riprendendo lentamente – ha detto il figlio 35enne –, ma dovrà essere operata a giorni al femore, colpito dalla pallottola. Ci sentiamo e vado a trovarla per quel poco che mi è consentito. È lucida, sa tutto e si ricorda perfettamente quanto successo giovedì scorso, quando dopo avere visto mio padre morire è stata colpita».

Il commosso ricordo di amici e parenti: «Se c’era una persona buona, era proprio Luigi»

«Devo pensare al bene di mia mamma»

Emanuele Casati martedì ha parlato davanti alla Casa funeraria di via Terracini, al Pip 1, dove alle 8,30 la camera ardente di Luigi Casati è stata aperta alle visite di parenti, amici e conoscenti. La tragedia che ha colpito la famiglia Casati si è consumata per mano della 71enne Silvana Erzembergher, ora in carcere a Bergamo con l’accusa di omicidio e tentato omicidio: «Nei suoi confronti non riesco a esprimere qualcosa. Devo ancora realizzare del tutto quanto ci è capitato, di certo è che tutti sapevano già quali fossero i rapporti tra quella donna e i miei genitori. Dico solo – così ha commentato Emanuele Casati – che quando qualcuno prende una denuncia e ha il porto d’armi, la pistola andrebbe tolta. È un mio pensiero anche se non conosco bene la legge, ma proprio per questo mi sono affidato a un avvocato, così mi tiro fuori da tutto. Io ora devo pensare solo al bene di mia mamma e devo mettermi nell’ottica che il papà non c’è più e quello che stiamo vivendo è un dramma inimmaginabile».

Il funerale mercoledì mattina

Il funerale di Casati sarà celebrato mercoledì 4 maggio alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di San Pietro, nella zona nord cittadina, quartiere dove il pensionato abitava con la moglie Monica nel condominio di via Brasside, davanti al quale sono stati entrambi colpiti. Ieri mattina all’apertura della Casa del commiato, la prima a fare visita è stata Anna Tarchini, zia del 61enne, accompagnata dalla figlia: «Non ho parole per commentare quanto è successo – ha detto la donna con le lacrime agli occhi – per la nostra famiglia è un momento di dolore. Un fatto inaudito, che ci ha portato via una persona disponibile con tutti. Se c’era una persona buona quella era proprio Luigi». Dello stesso parere marito e moglie che abitano nella stessa palazzina dei Casati: «Piangiamo una persona a modo, ben voluta – hanno ricordato – caduta sotto quei colpi che giovedì scorso abbiamo udito dal nostro appartamento e che ci hanno richiamati all’esterno, dove abbiamo visto una scena che ben difficilmente riusciremo a scordare».

«Vicini alla famiglia»

Tra le persone che ieri hanno reso omaggio a Luigi Casati c’era anche il vicesindaco di Treviglio, Pinuccia Zoccoli Prandina: «Ho voluto confermare la vicinanza delle istituzioni a Emanuele Casati e alla madre, colpiti da un tragedia enorme». Commosso anche Abramo Moretti, di Pontirolo Nuovo, che frequenta a Treviglio la palestra Nexfit, la stessa che veniva utilizzata anche da Luigi Casati: «Luigi era un persona gioviale, disponibile e buona, era un piacere stare con lui». Un altro amico presente, Aldo Facchino, fa sapere: «Sono ancora scioccato. Non mi aveva mai accennato agli attriti con la vicina, con Luigi si parlava solo di cose piacevoli della vita. Ci mancherà tanto».

Luigi Casati, le parole del figlio. Video di Emanuele Biava

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