
(Foto di Bedolis)
IL CROLLO. Un’assemblea condominiale con lo sguardo abbattuto e triste di chi ha perso la casa o se l’è ritrovata danneggiata dalla tremenda esplosione che a Bagnatica, il 27 maggio alle 6.30, si è verificata nello stabile C del complesso residenziale «Isolabella» colpendo anche le palazzine vicine.
Un’assemblea condominiale con lo sguardo abbattuto e triste di chi ha perso la casa o se l’è ritrovata danneggiata dalla tremenda esplosione che a Bagnatica, il 27 maggio alle 6.30, si è verificata nello stabile C del complesso residenziale «Isolabella» colpendo anche le palazzine vicine. Un’assemblea, quella di venerdì 6 guugno, convocata dall’amministratore Claudio Gagliardi dello studio Condoberg soprattutto per tranquillizzare i condomini e non solo dal lato dei rimborsi assicurativi ma anche da quello psicologico.
«Hanno partecipato quasi tutti – spiega Gagliardi –. Ci tenevo a rassicurare i condomini sulle condizioni delle polizze assicurative private e del condominio. Siamo coperti da questo tipo di eventi e procederemo rapidamente con il nostro perito per richiedere i preventivi e valutare poi la congruità dei rimborsi assicurativi e avviare e seguire infine i lavori».
I tempi, però, per quantificare i danni, ottenere i rimborsi e dare il via ai lavori sono lunghi, soprattutto per la palazzina C: «Nell’assemblea abbiamo innanzitutto nominato il nostro perito di parte - spiega Gagliardi -. Abbiamo scelto il geometra Pier Giuseppe Pretto. Subito dopo abbiamo nominato anche l’ingegnere civile che dovrà valutare, una volta che la magistratura dissequestrerà la palazzina C, se lo stabile andrà abbattuto o meno. Qui la scelta è caduta su Costante Bonacina. Sono passaggi fondamentali per poter procedere come condominio in seguito a un evento di questo tipo».
I tempi del dissequestro della palazzina C si aggirano attorno ai due mesi e due mesi occorreranno poi anche all’ingegnere Bonacina per valutare i danni strutturali della palazzina. Solo in seguito si potrà procedere con le assicurazioni, le gare di appalto e quindi i lavori. Per le altre palazzine i tempi saranno molto più brevi. Qui non sono oggetto di sequestro da parte della magistratura.
«La procedura per le altre palazzine è ordinaria – spiega Gagliardi –. Valuteremo i danni con il nostro perito, presenteremo i preventivi alle assicurazioni, aspetteremo la loro risposta e procederemo quindi con i lavori sia per i danni minori che per quelli più gravi». Alcune delle abitazioni delle palazzine A, B, D ed E sono comunque fruibili ed i proprietari sono potuti rientrare.
Intanto, continua la gara di solidarietà per i circa 40 sfollati. Il Comune e l’Asst Bergamo Est hanno messo in campo un significativo aiuto psicologico per aiutarli a superare la tragedia vissuta. Soprattutto la famiglia che viveva nell’appartamento dove si è verificata l’esplosione. Il papà e il figlio più grande sono stati dimessi dal Bolognini di Seriate; la mamma e il figlio sedicenne sono stati ricoverati al Niguarda di Milano con ustioni di secondo grado. E va avanti anche la raccolta fondi attivata dalla parrocchia di Cassinone e Bagnatica assieme al Comune per le famiglie sfollate.
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