Pontirolo, con i suoi formaggi nonno Giuseppe a 96 anni è star social
LA STORIA. Con i suoi prodotti su Instagram: «Il mio segreto? Lavorare è come passeggiare, mi diverto sempre».
«Guarda un po’ che razza di crema: va bene da mettere sul risotto o sulla pastasciutta, ma anche da mangiare così. E come si gusta: si sente ancora il profumo di una volta! Questo è il vero gorgonzola che facevo un tempo: ovviamente la ricetta è segreta e non ve la posso dire».
Star dei social
Che fosse regolarmente in caseificio tutti i giorni, da mattino a sera, fiero dei suoi 96 anni – «finché a m’sà ché e a m’sa èt, la va bé!» («finché ci vediamo, va bene!») è solito dire – i clienti del «Caseificio Giovanni Invernizzi» di Pontirolo Nuovo ormai lo sanno bene. Ora però nonno Giuseppe è diventato anche una star dei social: custode dei segreti delle cinque generazioni di casari e portabandiera di una tradizione di famiglia iniziata con nonno Fermo che, a fine Ottocento, seguendo le rotte dei bergamini, scese da Fuipiano a Pontirolo, e ora retta saldamente dai suoi figli e nipoti, Giuseppe mostra sul web, con naturalezza e tradendo un affettuoso accento bergamasco, i suoi formaggi.
«Passo la giornata divertendomi a fare questo lavoro. Ecco perché sono arrivato fin qua»
Del suo grana e del suo gorgonzola ne va «molto fiero»: letteralmente li accarezza e li osserva con uno sguardo da innamorato, quasi lo stesso con cui guarda sua moglie Lucia, sposata 62 anni fa, e con la quale abita accanto al caseificio. «Questa forma è stata a riposo trenta mesi», racconta orgoglioso in una «storia» su Instragram, con un pizzico di ironia, tanta passione, saggezza, esperienza e umanità. Valori che ha tramandato a figli e nipoti. «Volete sapere come ho fatto ad arrivare a 96 anni? Di preciso non lo so nemmeno io», scherza on line, indossando il rigoroso berretto con il marchio del Grana Padano e il camice bianco che è, da sempre, la sua divisa. «È stata fortuna o qualcuno ha pregato per me?», sorride. «Ogni giorno mi alzo alle sei, faccio colazione e poi comincio a rovistare nel mio formaggio e a preparare il banco per i giovanotti che arrivano alle otto. Passo la giornata divertendomi a fare questo lavoro. Ecco perché sono arrivato fin qua: il mio lavoro l’ho fatto come essere a passeggio». Grazie, Giuseppe: in un mondo social quasi sempre artefatto, è una manna vedere finalmente qualcosa di genuino come il formaggio che produci da una vita. E se la ricetta del gorgonzola resta un segreto, quella per una vita felice un po’, invece, l’abbiamo intuita.
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