Resegone, cade nel canalone e muore: il suo cane lo veglia

IL DRAMMA. Emiliano Margheriti aveva 43 anni e viveva nel Cremasco. Nato a Treviglio, amava gli animali. L’allarme da un altro escursionista.

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L’ultima foto del suo inseparabile Niky l’aveva pubblicata nelle storie di Instagram nella tarda mattinata di sabato sulle montagne che tanto amava. Ed è poi stata la presenza del suo cane, che era rimasto immobile a vegliare davanti al punto in cui lui era caduto in un dirupo, a insospettire un altro escursionista, che ha dato l’allarme. È morto così, ieri attorno a mezzogiorno sul Resegone, il quarantatreenne Emiliano Margheriti.

Chi era Emilano Margheriti

Era nato a Treviglio, come molti degli abitanti dei paesi del Cremasco, ma viveva da sempre a Sergnano, appunto in provincia di Cremona. Di professione rappresentante nel settore agricolo e zootecnico, sabato pomeriggio si trovava in Val Caldera, sul versante lecchese del Resegone, verso Morterone, e stava percorrendo uno dei sentieri lungo la cresta insieme al suo cane: attorno a mezzogiorno, per cause ancora da chiarire, è scivolato nel vuoto, cadendo per un centinaio di metri.

La dinamica di quanto accaduto

A dare l’allarme è stato un altro escursionista, sopraggiunto verosimilmente poco dopo la disgrazia e che ha notato per primo proprio Niky che vegliava sul padrone in fondo al canalone Bobbio. Così si è affacciato e ha visto il corpo, ormai senza vita. Immediato a quel punto l’allarme al 118, ma l’intervento del personale sanitario, arrivato sul Resegone con l’elicottero, si è rivelato purtroppo inutile. I sanitari, raggiunto Margheriti, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso per le conseguenze della violenta caduta.

In zona si sono portati anche i tecnici del Soccorso alpino, partiti da Lecco e che si sono occupati di recuperare la salma del quarantareenne. Il magistrato della procura lecchese ha infatti subito autorizzato il trasporto a valle del corpo senza vita di Emiliano Margheriti. La notizia della morte del rappresentante agricolo è arrivata nel pomeriggio a Sergnano, centro di 3.500 abitanti (è il primo comune del Cremasco che si incontra percorrendo la Cremasca dopo Mozzanica. «Ha sempre vissuto qui – commenta affranto il sindaco Mauro Giroletti –. Lo conoscevo fin da bambino ed eravamo amici. Era uno sportivo vero: amava la montagna, la bici, la moto. Ogni volta che aveva un momento libero, partiva per un’escursione, spesso con il suo cane, che era l’altra sua grande passione. Questa tragedia ha colpito profondamente tutta la nostra comunità. A livello personale sono ancora molto scosso». Margheriti non era sposato e non aveva figli. Lascia due sorelle. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

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