
Secondo giorno di Conclave, in mattinata due votazioni. Piazza San Pietro già piena, grande attesa a Cologno - Foto e video
L’ELEZIONE DEL PAPA. Giovedì 8 maggio secondo giorno del Conclave per l’elezione del nuovo Papa, dopo la prima fumata nera di mercoledì 7 in serata, alle 20.59. Emozione a Casa Pizzaballa.
Città del Vaticano
I 133 Cardinali votanti sono rimasti chiusi nella Sistina per più di 3 ore prima di mandare il segnale che nessuno ha ottenuto abbastanza voti per succedere a Francesco. In piazza San Pietro e lungo via della Conciliazione più di 45mila fedeli sono rimasti a lungo col naso all’insù guardando al comignolo. Si replica nella giornata di giovedì 8 maggio: due fumate, a meno che la prima non sia bianca. Alle 7.45 i Cardinali hanno lasciato Santa Marta e si sono spostati per la Messa e le Lodi, poi l’ingresso in Cappella Sistina.
Una data e un ricordo: Il 12 marzo del 2013, anno in cui fu eletto Papa Francesco, l’extra omnes fu pronunciato alle 17.33 nella prima riunione del Conclave e la prima fumata nera ci fu alle 19.41, due ore e 8 minuti dopo.
L’attesa di Bergamo
Grande attesa a Bergamo, e soprattutto a Cologno, a casa Pizzaballa. Una giornata di tensione per Maria Tadini, 90 anni, mamma del Cardinale colognese Pierbattista, considerato tra i «papabili» al Conclave. «A prescindere da tutto siamo orgogliosi di lui» dice la signora. La giornata di mercoledì è stata vissuta con tanta emozione e trepidazione dalla famiglia del Patriarca dei Latini di Gerusalemme, che dalla casa nel paese di Cologno ha seguito ogni momento della diretta tv da Piazza San Pietro.
«La mia paura è di vederlo sempre meno, ma sarà il Signore a decidere la sua strada: noi a prescindere da tutto siamo orgogliosi di lui»
In particolare la mamma del Cardinale ha ricordato il figlio Pierbattista: dall’ammirazione per don Pèrsec, curato di Cologno durante l’infanzia del Patriarca, al primo viaggio a Gerusalemme, terra a cui è legato da 35 anni. «Sicuramente il ruolo di Papa sarebbe molto impegnativo - spiega Maria Tadini - e Pierbattista è già molto impegnato in Terra Santa, e da quando è diventato Cardinale lo è ancora di più. La mia paura è di vederlo sempre meno, ma sarà il Signore a decidere la sua strada: noi a prescindere da tutto siamo orgogliosi di lui».
La signora Tadini guardando le foto del figlio mandate in onda durante i Tg in attesa della fumata, ha anche ricordato l’ultima telefonata ricevuta dal figlio, avvenuta nel giorno della morte di Papa Francesco, quando il Cardinale le ha spiegato che sarebbe dovuto andare a Roma per i funerali del Pontefice. Nonostante gli impegni prima da Arcivescovo e poi da Patriarca di Gerusalemme e Cardinale, Pierbattista Pizzaballa ha sempre mantenuto uno stretto legame con la famiglia, come spiegato dal fratello Fiorenzo: «Pierbattista quando riesce viene a farci visita e spesso lo sentiamo telefonicamente. Non ha mai esplicitato il desiderio di diventare Papa e sicuramente questa nuova carica sarebbe molto impegnativa. Noi a prescindere dall’esito del Conclave siamo orgogliosi di quello che ha fatto e che continua a fare».
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