«Strage» di piante sulla provinciale Francesca: è polemica

Il dibattito.Decine di alberi abbattuti per «motivi di sicurezza». Ma Legambiente non è d’accordo: «Un errore».

Decine di alberi abbattuti e fatti a pezzi. Una vera e propria «strage», come l’ha definita qualcuno, quella compiuta ai danni degli arbusti che da decenni affondavano le radici ai bordi della provinciale 122, meglio nota come Francesca. Chi in questi giorni percorre il tratto di strada compreso tra i Comuni di Cologno al Serio e Ghisalba può notare la presenza, sui lati della carreggiata, di numerosi tronchi di Celtis Australis (più conosciuti col nome di bagolari). Le operazioni di taglio - iniziate il 6 dicembre e che si protrarranno fino al 22 - non sono passate inosservate ai membri del comitato spontaneo che, tempo fa, si era battuto per la salvaguardia dei tigli di piazza Garibaldi a Ghisalba e che ora chiede delucidazioni in merito alla decisione di abbattere degli esemplari apparentemente in buone condizioni di salute.

Le motivazioni legate all’intervento messo in campo dalla Provincia fanno sostanzialmente riferimento a questioni di sicurezza stradale, in quanto queste piante ad alto fusto potrebbero rivelarsi pericolose «sia - si legge nell’ordinanza provinciale del 30 novembre relativa all’intervento - nel caso di uscita dei veicoli dalla sede stradale» che «nel caso di eventuali cadute» delle stesse piante.

Legambiente: la norma riguarda le nuove piante

Interviene anche Legambiente Bergamo: «Deduciamo – si legge in una nota – da questo taglio “per sicurezza stradale” che tutti gli studi che imputano all’eccesso di velocità, alla scarsa manutenzione delle strade, all’uso del cellulare mentre si è alla guida, all’assunzione di sostanze “alteranti” le principali cause di mortalità stradale sono tutti sbagliati. Troppo spesso l’eliminazione degli alberi fa riferimento alla famosa e famigerata sentenza della Cassazione numero 17601 del 15 aprile 2010, che ha scatenato un dibattito senza precedenti sulla gestione del verde urbano e sulle strade. La sentenza - prosegue il comunicato - afferma che sono fuorilegge tutti gli alberi che non si trovano ad almeno sei metri dalla carreggiata. In realtà, come ampiamente e dettagliatamente spiegato da esperti, è stata fatta una interpretazione errata che non obbliga all’eliminazione delle alberature stradali preesistenti, ma il regolamento di attuazione è riferito alla messa a dimora di alberi su nuove strade».

Verranno messe a dimora altre piante in accordo con il comune di Cologno, questo a segnalare anche l’attenzione ai lavori che la Provincia svolge

«Comprendo le motivazioni e le perplessità di tutti – rileva Mauro Bonomelli, della Provincia –, ma sono interventi che vengono svolti a seguito di valutazioni dei tecnici di rispetto della normativa che impone obblighi e responsabilità ai proprietari della strada. Verranno messe a dimora altre piante in accordo con il comune di Cologno, questo a segnalare anche l’attenzione ai lavori che la Provincia svolge. Il rispetto del codice della strada, della sicurezza e delle responsabilità che ne derivano sono centrali negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che la provincia svolge».

«Riteniamo - conclude Legambiente - che la motivazione di abbattere alberi per la “sicurezza stradale” sia un errore e invitiamo la Provincia e i comuni ad avviare azioni di sviluppo e qualificazione dei boschi e dei filari alberati urbani e lungo le arterie stradali comunali e provinciali».

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