Studio e lavoro, Dalmine ricorda le sue eccellenze

Comunità. Consegnati i riconoscimenti civici alla memoria di tre cittadini emeriti: Flavia Fabiani, Sauro Amboni e Roberto Fratus

Anche quest’anno Dalmine ha onorato il ricordo di quei cittadini che si sono distinti per particolari meriti, portando prestigio alla città e ai concittadini. Lo ha fatto nel giorno di San Giuseppe, patrono della città, e con l’accompagnamento musicale dell’orchestra Città di Dalmine. La cerimonia si è svolta nella serata di domenica 19 marzo al teatro civico con la consegna delle benemerenze civiche per l’anno 2023 ai familiari di Flavia Fabiani, Sauro Amboni e Roberto Fratus. «Quest’anno è stato complicato “selezionare” i cittadini benemeriti. Sono giunte infatti parecchie candidature, tutte meritevoli di assegnazione – afferma il sindaco Francesco Bramani –. Vogliamo riconoscere la capacità e i particolari meriti di quei cittadini che si sono distinti in diversi campi, persone che hanno saputo realizzare la loro vocazione tenendo alto il nome di Dalmine. L’augurio è che siano per tutti noi un esempio per le nuove generazioni».

Il primo premio è andato alla memoria della dottoressa Flavia Fabiani, scomparsa lo scorso 5 ottobre. La sua candidatura è stata sostenuta da Eugenio Poletti de Chaurand, presidente dell’Associazione archivio e biblioteca dall’Ovo, sul palco insieme a Flavio Abeni, marito della dottoressa. Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano, specializzata in Oftalmologia e autrice di centinaia di pubblicazioni scientifiche, è stata responsabile del Centro di ipovisione. Notevole il suo impegno in ambito sociale, soprattutto con la fondazione di Arlino, associazione di ricerca e studio delle malattie per gli ipovedenti a livello pediatrico. Quindici anni fa è stata nominata Cavaliere della Repubblica.

Sauro Amboni, morto lo scorso settembre a 82 anni, si è distinto in Italia e all’estero nella sua attività lavorativa, nella docenza universitaria e nella ricerca scientifica. Per questo, Guglielmo Pellegrini, consigliere della Lega, ha presentato la sua candidatura. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e tecniche, è stato membro della Società italiana di statistica, membro onorario dell’Avis nazionale, socio fondatore del Lions Club di Dalmine.

L’ultimo premio è stato assegnato a Roberto Fratus, morto a 64 anni, una «icona» di Dalmine. Per il suo ruolo imprescindibile nella preservazione della memoria storica dalminese, a proporre la candidatura è stato il vicesindaco Gianluca Iodice. Barbiere a tempo pieno e appassionato d’arte, ha preservato importanti documenti di archivio: ottenne dalla segreteria di Stato americana inedite testimonianze del bombardamento del 6 luglio 1944, tra cui le immagini aeree. Ha contribuito inoltre alla fondazione dell’Associazione storica dalminese.

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