Treviglio, convegno sul bullismo per celebrare i 30 anni del commissariato

L’APPUNTAMENTO. Sabato mattina, 25 maggio, l’incontro per le scuole a teatro. Sul palco poliziotti, giudici, esperti. Studenti in platea In piazza gli stand. La sede della polizia aprì nel 1994.

Come prevenire i comportamenti violenti dei giovani, soprattutto attraverso l’ascolto. Di questo si parlerà sabato mattina, 25 maggio, al teatro Filodrammatici di Treviglio in occasione di un convegno organizzato per celebrare i trent’anni di presenza della polizia di Stato nella Bassa con il commissariato di pubblica sicurezza. La sede di piazza del Popolo venne infatti aperta alla fine di aprile del 1994: in realtà si trattò di un ritorno per il commissariato, che aveva chiuso i battenti 17 anni prima, a metà degli Anni Settanta. Anche una decina di anni fa il commissariato rischiò di chiudere per una riorganizzazione contro la quale si schierarono la politica locale, bipartisan, le istituzioni e tutta la popolazione.

Così oggi il commissariato rappresenta un presidio fondamentale di legalità e sicurezza per un territorio che abbraccia 38 Comuni, esempio concreto degli slogan della polizia «esserci sempre» e «vicini alla gente». «Una passione, una missione, un dovere che la gente della Bassa ha riconosciuto, restituendo vicinanza e apprezzamento alle donne ed agli uomini della polizia di Stato e che è servito per il fondamentale rispetto delle regole nella comunità», spiega la questura in una nota.

La cerimonia

Sabato la cerimonia avrà inizio alle 9,15 al commissariato con un momento di ricordo dei caduti della polizia di Stato e una breve cerimonia religiosa officiata dal parroco, monsignor Norberto Donghi. Seguirà, alle 9,45, al Filodrammatici il convegno «La prevenzione dei comportamenti violenti giovanili, strumenti ed ascolto», cui assisteranno rappresentanze degli studenti delle scuole superiori della città. Interverranno per un saluto il prefetto Giuseppe Forlenza, il questore Andrea Valentino e il sindaco Juri Imeri. I relatori saranno introdotti dal giornalista de «L’Eco» Fabio Conti: il primo dirigente della polizia di Stato Andrea Sandroni, capo di gabinetto della questura, la dottoressa Laura D’Urbino, giudice del tribunale dei minorenni di Brescia (con competenza anche sulla Bergamasca) e Barbara Lamera, educatrice del servizio dipendenze dell’Asst Bergamo Ovest. Il professor Claudio Luigi Buttinoni illustrerà il progetto sul bullismo dell’istituto Oberdan, culminato con la realizzazione di uno spot trasmesso nelle sale cinematografiche.

Un tema, quello del bullismo tra i giovani affrontato nel corso del convegno, di stretta attualità anche nel territorio della Bassa bergamasca, teatro di recenti episodi di illegalità che hanno visto protagonisti minori, anche giovanissimi, e impegnato il commissariato – guidato dal commissario capo Daniele Bena – in attività d’indagine. Nel contempo, all’esterno del Filodrammatici saranno allestiti alcuni stand che illustreranno l’attività della polizia di Stato in tutte le sue articolazioni, in particolare della polizia scientifica, dell’anticrimine, della Stradale e della Postale, con dimostrazioni pratiche del lavoro dei poliziotti. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

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