Treviglio dice addio a Bruno Ronchi, fu consigliere regionale e apprezzato avvocato

CORDOGLIO. Aveva 72 anni: fin dal 1985 l’impegno politico prima come consigliere comunale Dc, poi con Forza Italia. Relatore di varie leggi, era presidente del coro Cattaneo.

Treviglio

È mancato nella serata di lunedì 1o dicembre all’ospedale di Treviglio, dove era ricoverato, l’avvocato Bruno Ronchi, 72 anni, una vita spesa fra professione legale, la politica, l’amministrazione regionale e comunale, l’attività di servizio alla comunità e l’intensa vita familiare. Un’esistenza da uomo buono e cordiale, di prestigio, riservato, fraterno, trevigliese doc, appartenente a una nota famiglia cittadina, quella (in dialetto) dei «Runck».

L’impegno nel lavoro e in politica

Nato a Treviglio, quinto dei sette figli di Luigi e Giuseppina Ronchi, cresciuto in una realtà familiare profondamente cattolica e legata ai valori della tradizione e del commercio, ha percorso gli studi fino alla laurea in Giurisprudenza con la tesi sul Diritto regionale all’Università Cattolica di Milano, trovando la prima occupazione come legale nell’ufficio personale «Snam», dove ha operato fino al 2000. In quell’anno partecipò come candidato alle elezioni regionali della Lombardia nella circoscrizione di Bergamo, nella lista di Forza Italia, venendo eletto. Diventò così consigliere regionale: incarico che mantenne fino al 2005, anno di termine del mandato, guadagnando la stima dei colleghi anche per l’impegno profuso nel ruolo di servizio alle comunità della Lombardia. Fu presidente della Commissione affari istituzionali e relatore di varie leggi regionali, principalmente quella sull’associazionismo, il volontariato e il no profit.

Il ruolo in Consiglio comunale e nell’Ussl

Sposato con Giuseppina Abbatecola, padre di tre figli – Maria Chiara, Adelaide e Giovanni, quest’ultimo maggiore dei carabineri attualmente in servizio a Ragusa –, l’avvocato Ronchi era stato, fin dal 1985, consigliere comunale Dc a Treviglio per due mandati consecutivi, impegnandosi sui bisogni della città. Fu amministratore dell’allora «Ussl 32 Treviglio» (oggi Ats) e capogruppo Dc alla assemblea del Consiglio della Bassa. Lasciato l’impegno in Regione, aveva scelto la via della professione forense in uno studio con un collega a Milano. Fu anche ufficiale degli Alpini con il grado di sottotenente, a Bolzano.

Il coro «Cattaneo»

Durante gli anni di lavoro professionale partiva da Treviglio ogni mattina per recarsi a Milano, da dove rincasava la sera nella sua amata città: qui aveva trovato modo di dedicarsi alla presidenza del coro parrocchiale «Cattaneo», i cui coristi lo ricordano con profondo affetto, grazie all’attivo impegno per la migliore riuscita nel canto corale di accompagnamento delle liturgie.

I funerali

I funerali saranno celebrati mercoledì 3 dicembre, alle 11, nel Santuario della Madonna delle Lacrime: seguirà la tumulazione nella tomba di famiglia al cimitero cittadino.

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